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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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La Polizia provinciale di Cosenza recupera tre esemplari di uccelli rapaci in Sila

La Polizia provinciale di Cosenza recupera tre esemplari di uccelli rapaci in Sila

| Il 13, Gen 2014

Tratti in salvo un Lodolaio, un Gheppio e uno Sparviero dagli uomini del distaccamento di San Giovanni in Fiore

La Polizia provinciale di Cosenza recupera tre esemplari di uccelli rapaci in Sila

Tratti in salvo un Lodolaio, un Gheppio e uno Sparviero dagli uomini del distaccamento di San Giovanni in Fiore

 

 

Nei primi giorni del nuovo anno, gli agenti della Polizia Provinciale, operanti presso il distaccamento di San Giovanni in Fiore, hanno effettuato tre distinti interventi di recupero uccelli rapaci nel territorio della Sila. Il primo ha visto il salvataggio e il successivo trasferimento presso il C.R.A.S. – C.I.P.R. di Rende, di un giovane e raro esemplare di Lodolaio (Falco subbuteo), ferito probabilmente da una fucilata nei boschi della Sila adiacenti al Lago Ampollino. L’intervento congiunto di Polizia Provinciale e Corpo Forestale dello Stato – CTA di Cotronei (Kr), ha permesso di trarre in salvo il particolare falco.
Qualche giorno più tardi la stessa pattuglia, durante un servizio di prevenzione e repressione del bracconaggio, ha rinvenuto un esemplare adulto femmina di Gheppio (Falco tinnunculus), ferito presumibilmente per cause accidentali, sulla S.S. 107 “Silana-Crotonese”. Per il rapace è stato disposto l’immediato trasferimento e ricovero al C.R.A.S. – C.I.P.R. di Rende.
Nella stesse ore, i poliziotti sono stati allertati da alcuni cittadini e sono immediatamente intervenuti nel quartiere Olivaro, alla periferia di San Giovanni in Fiore, dove, all’interno di un magazzino, era entrato incautamente un esemplare adulto femmina di Sparviero (Accipiter nisus). L’operazione di recupero del volatile è stata molto delicata al fine di non arrecargli altro stress e danni al piumaggio. Accertatisi che lo stesso non presentava ferite o traumi, dopo averlo tenuto in osservazione per qualche ora, hanno deciso di liberarlo all’interno di una gola del fiume Neto, non lontano dal luogo in cui era stato trovato. Il maestoso rapace ha subito spiccato il volo e si è allontanato senza alcun problema.
La Polizia Provinciale di Cosenza, guidata dal Comandante, dott. Colaiacovo, conduce una costante attività di monitoraggio e vigilanza su quello che, secondo gli ornitologi, è il sito calabrese dove in inverno si concentra il maggior numero di esemplari di Nibbio Reale (Milvus milvus), uccello rapace a rischio d’estinzione che conta, in Italia, un’esigua popolazione nidificante (tra le 293 e le 403 coppie). Negli ultimi mesi, gli agenti hanno potuto constatare la presenza di circa 40 esemplari, in una zona alle propaggini della Sila Grande, rilevando anche due esemplari di Nibbio Bruno (Milvus migrans), specie migratoria che in Italia, in pochissimi siti e molto raramente nella stagione invernale, viene da qualche tempo avvistata.
Durante i servizi predisposti per la vigilanza ittico-venatoria, sono stati, inoltre, individuati e monitorati animali rarissimi quali, ad esempio, la Lontra, il Lupo, il Gatto Selvatico, il Picchio Nero, in diversi luoghi del territorio provinciale, dalle coste fino all’entroterra.
L’attento controllo del territorio ha permesso negli anni di realizzare un’efficiente attività di prevenzione e repressione dei reati legati all’attività ittico-venatoria, contribuendo a preservare l’inestimabile patrimonio naturalistico e faunistico della provincia di Cosenza.