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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 23 DICEMBRE 2024

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La prevenzione per sconfiggere il cancro

La prevenzione per sconfiggere il cancro

| Il 01, Dic 2012

 

Se ne è discusso oggi in un convegno organizzato dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori, al palazzo storico della provincia di Reggio Calabria

La prevenzione per sconfiggere il cancro

Se ne è discusso oggi in un convegno organizzato dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori, al palazzo storico della provincia di Reggio Calabria

 

 

“Abbiamo affiancato la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori per promuovere una campagna di sensibilizzazione, prevenzione ed educazione sanitaria”. Così Alessandra Polimeno, Consigliera provinciale e Presidente della Terza commissione consiliare, ha aperto oggi, al Palazzo storico della Provincia di Regio Calabria, il Convegno organizzato per la promozione della cultura della prevenzione dei tumori. “E’ fondamentale per le istituzioni – ha aggiunto la Polimeno – sostenere le associazioni che lavorano in questa direzione e promuovere le iniziative necessarie a far conoscere ai cittadini come prevenire, curare e soprattutto affrontare il difficile percorso che ogni patologia impone al paziente. I dati ci dicono che in Italia ogni giorno si scoprono mille nuovi casi di cancro, ma per fortuna migliorano le percentuali di guarigione. Ma bisogna intervenire presto. Attualmente i programmi di screening mammografici, per esempio, per la prevenzione del tumore al seno, diagnosticano in forma anticipata circa 6mila casi di tumori all’anno. Per questo va rafforzata l’alleanza tra politica, istituzioni, associazionismo e scienza, così da migliorare la rete dei servizi socio-sanitari”. Nel 2012, in Italia, si stimano circa 364 mila nuove diagnosi per tumore maligno (dati che escludono i carcinomi della cute, stimati separatamente in circa 67 mila casi) con un’incidenza maggiore tra la popolazione maschile (56%) rispetto a quella femminile (44%). Escludendo i carcinomi della cute, il tumore più frequente è quello del colon-retto (oltre 50 mila nuovi casi), seguito dal tumore della mammella (46 mila nuovi casi), dal tumore del polmone (38 mila nuovi casi) e dal tumore alla prostata (36 mila nuovi casi). Sono alcuni dei dati che emergono dal nuovo rapporto Airtum “I numeri del cancro in Italia 2012” (pubblicato a settembre 2012). Dal documento emerge inoltre che la prima causa di morte oncologica è il tumore al polmone per gli uomini e quello alla mammella per le donne.Alcuni comuni fattori ambientali che contribuiscono alla mortalità da cancro includono il fumo (25-30%), l’alimentazione e l’obesità (30-35%), le infezioni (15-20%), le radiazioni (sia ionizzanti che non, fino al 10%), lo stress, la mancanza di attività fisica e gli inquinanti ambientali. “La dieta mediterranea è un ottimo spunto di prevenzione – ha detto Leonardo Iacopino (presidente Lilt Reggio Calabria e docente di nutrizione e oncologia presso l’Università d Tor Vergata a Roma) -, soprattutto se considerata in base ad una piramide alimentare ricca di alimenti funzionali, come frutta, verdura, cereali, latte ed olio d’oliva di cui è opportuno fare un uso quotidiano. Va moderato, invece, l’uso della carne, e quella degli insaccati, è meglio mangiarli meno spesso”. In Italia si registrano oltre 40 mila nuovi casi di tumore alla mammella ogni anno: ciò significa che una donna su otto riceve una diagnosi di tumore al seno. A quest’ultimo inoltre spetta ancora il primato per il maggior numero di vittime: una donna su 33, infatti, muore a causa di un carcinoma mammario. “In questi casi – ha spiegato Pasquale De Stefano, Oncologo presso l’ospedale di Scilla- la prevenzione, primaria e secondaria, può salvare la vita. Tra i fattori di rischio spesso incide la storia riproduttiva della donna: prolungata esposizione agli estrogeni e progesterone, quale si registra nel menarca precoce o nella menopausa tardiva; nulliparità (nessuna gravidanza) o prima gravidanza oltre i 35 anni; mancanza di allattamento”. La consulente reggina Lilt per il “Progetto Fumo” Maria Stellitano ha riportato i numeri legati alle patologie da consumo di tabacco. “Gli interlocutori di quest’incontro sono i ragazzi delle scuole affinchè diventino ambasciatori di programmi di divulgazione capillare che portino i cittadini tutti a compartecipare in modo responsabile alla cura per la propria salute – ha concluso Alessandra Polimeno -. Un tassello di un mosaico più ampio attraverso il quale si possa raggiungere un sensibile decremento della mortalità dei tumori”.