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TAURIANOVA (RC), SABATO 28 DICEMBRE 2024

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La Reggina strapazza il Cosenza Le reti di Rivas, Ménez e Pierozzi certificano la netta superiorità degli uomini di Inzaghi

La  Reggina strapazza il Cosenza Le reti di Rivas, Ménez e Pierozzi certificano la netta superiorità degli uomini di Inzaghi

di Antonio Spina

Una Reggina sontuosa manda al tappeto il Cosenza in un derby dominato sul piano del gioco, oltre che sul risultato (3-0). Quattro su quattro al Granillo, tredici gol fatti e zero al passivo. Cammino praticamente perfetto utile a confermare il primato in classifica in coabitazione del Bari. Filippo Inzaghi disegna il suo 4-3-3 con le novità Hernani, ne fa le spese Crisetig, in mezzo al campo e Ricci, esterno destro del solito tridente completato da Rivas e Ménez, con Canotto che si accomoda in panchina.
L’ex Dionigi (un passato roseo da calciatore e meno da allenatore), ripropone dal primo minuto Larrivey unico terminale offensivo, sorretto da Brignola e D’Urso.
Il derby inizia con il Cosenza che batte quattro calci d’angolo consecutivi, i quali non portano pericoli alla porta amaranto. Proprio dall’ultimo corner nasce il vantaggio dei padroni di casa. Azione da manuale del calcio. Ripartenza da dietro, transazione rapida eseguita con due perfetti cambi di gioco, sfera che giunge sui piedi di Rivas, il quale non dà scampo a Matosevic.
I padroni di casa prendono in mano le redini di gioco. Il pressing esercitato sui portatori di palla obbliga i rossoblù sulla difensiva, costringendo spesso Larrivey ad abbassare il proprio raggio d’azione. La corsia di sinistra è puro appannaggio degli amaranto, dove Rivas è l’assoluto protagonista. Rispoli e compagni non riescono a contenere l’honduregno che confeziona occasioni da rete ed assist a centro area a go-go. I successivi tentavi verso la porta difesa da Matosevic ad opera di Majer (a proposito, oggi lo sloveno particolarmente dappertutto), Di Chiara e Fabbian legittimano il vantaggio.
Ripresa che non cambia di un millimetro la storia del match. Ménez al minuto 52 decide di prendersi la scena e gli applausi di un Granillo entusiasta. Azione personale del francese, sinistro chirurgico, l’estremo difensore ospite si distende inutilmente con la sfera che s’insacca all’angolino basso.Trascorrono dieci minuti e Pierozzi stoppa di petto il cross di Di Chiara e insacca con il destro il pallone che chiude virtualmente i conti. I minuti finali servono solo per raccontare il palo colpito da Butic ed il super salvataggio di Pierozzi su Larrivey, già pronto a calciare a porta sguarnita. Sortite offensive a partita sostanzialmente già chiusa, frutto più di inerzia che di reale volontà.Ospiti che rimangono in dieci per il rosso a Martino, reo di uno schiaffo sulla nuca ai danni di Cicerelli. Tipico fallo di frustrazione in tali frangenti.
Prima del triplice fischio Pierozzi, uno dei migliori, và vicino alla doppietta con palla che lambisce il palo.