La Reggina torna da Pisa con un punto ed un carico di rimpianti All'Arena Garibaldi finisce a reti bianche, ma clamorose sono state le occasioni fallite da Bellomo e da Okwonkwo
DI ANTONIO SPINA
Finisce a reti inviolate (0-0) la sfida tra Pisa e Reggina, che consente alla squadra di Baroni di portare a casa un buon punto contro una formazione scorbutica come quella allenata da D’Angelo.
All’Arena Garibaldi la Reggina si presenta con una formazione che annovera ben 7/11 diversi rispetto alla gara contro l’Empoli di martedì scorso. Al centro della difesa Stravropoulos affianca Loiacono, corsie esterne “nuove” con Di Chiara-Micovski a sinistra e Lakicevic-Bellomo a destra, in mediana Bianchi rileva l’onnipresente Crisetig, nel reparto avanzato Okwonkwo, per la prima volta, viene lanciato titolare da Baroni. Il Pisa, reduce da un buon momento fatto di cinque risultati utili consecutivi, deve far fronte all’assenza di Luca Vido, positivo al Covid, insieme al forfait del difensore Marco Varnier, alle prese con un acciacco. La prima parte del match ha visto una Reggina mettere in difficoltà i padroni di casa, ma incapaci di saper capitalizzare le nitide occasioni da rete costruite. A tal proposito, ha dell’incredibile quella capitata tra i piedi di Bellomo intorno alla metà del primo tempo (22′), che non gira verso la porta nel migliore dei modi l’invito a nozze di Okwonkwo. L’attaccante barese, nella circostanza, sembra essere arrivato senza la giusta convinzione per battere a rete. Gli amaranto improntano le loro azioni attraverso verticalizzazioni repentine, con Folorunsho che svaria su tutto il fronte d’attacco, mentre Bellomo e Micovski s’inseriscono negli spazi lasciati liberi, per via di poca compattezza tra i reparti dell’undici di D’Angelo. Ciò che si può rimproverare alla Reggina è la mancanza di concretezza sotto porta. Fattore imputabile, soprattutto, ad Okwonkwo, ma l’attaccante nigeriano in due le occasioni (3′ e 34′) spara in diagonale, senza successo.
Secondi quarantacinque minuti di gioco poco spettacolari ed un Pisa che cerca di manovrare di più in attacco rispetto a quanto fatto vedere nel primo tempo. L’unica vera occasione per passare in vantaggio è della Reggina con il solito Folorunsho, abile in acrobazia ad impegnare Gori che devia in corner. Baroni decide di arruolare Montalto e Denis per bucare la difesa pisana, ma il tentativo è vano perché l’equilibrio persisterà sino al triplice fischio.