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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 23 DICEMBRE 2024

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La Regione attiva percorsi di risanamento economico per il policlinico “Madonna della Consolazione”

La Regione attiva percorsi di risanamento economico per il policlinico “Madonna della Consolazione”

| Il 08, Feb 2013

Nicolò: “E’ stata interamente percorsa una strada lastricata di sacrifici e di difficoltà, intrapresa coraggiosamente anche a costo di scelte impopolari, per imprimere il cambiamento e smantellare una situazione incancrenita e sedimentata, eredità di gestioni politiche passate”

La Regione attiva percorsi di risanamento economico per il policlinico “Madonna della Consolazione”

Nicolò: “E’ stata interamente percorsa una strada lastricata di sacrifici e di difficoltà, intrapresa coraggiosamente anche a costo di scelte impopolari, per imprimere il cambiamento e smantellare una situazione incancrenita e sedimentata, eredità di gestioni politiche passate”

 

 

Ecco la dichiarazione del Vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Alessandro Nicolò:

“Il forte impegno per il superamento dell’inquietante fase emergenziale e l’attivazione di opportuni percorsi per il risanamento economico e la salvaguardia dei posti di lavoro del Policlinico ‘Madonna della Consolazione’, costituiscono i risultati che premiano la tenacia delle Istituzioni e di una politica che sa e vuole raccogliere le vere sfide nel segno dell’interesse collettivo.

Con la sua attività pluridecennale al servizio della salute, il Policlinico rappresenta uno dei poli sanitari di riferimento non solo per l’utenza reggina ma anche per la regione e per l’intera area dello Stretto.

Nell’incontro con i vertici dell’Asp provinciale e della struttura ospedaliera, il Governatore Scopelliti – anche in qualità di commissario ad acta della sanità regionale – ha tracciato un rapido quadro delle difficoltà affrontate, operando fra serie ristrettezze economiche, le ‘imposizioni’ del ‘Tavolo Massicci’ e le rigide verifiche romane sul piano di rientro del debito sanitario, la cui attuazione ci è poi valsa apprezzamenti unanimi.

Oggi dunque possiamo dire che è stata interamente percorsa una strada lastricata di sacrifici e di difficoltà, intrapresa coraggiosamente anche a costo di scelte impopolari, per imprimere il cambiamento e smantellare una situazione incancrenita e sedimentata, eredità di gestioni politiche passate.

Obiettivo perseguito è stato anche quello di non alimentare più un’assistenza a due velocità, cioè una ‘privata’ e una pubblica ma soprattutto di scongiurare sprechi e gestioni disastrose.

Un tempo, in Calabria era impensabile una efficiente riorganizzazione della rete ospedaliera; costituiva anzi una chimera. Oggi invece è una vera conquista, segno della civiltà di una comunità che ha saputo rinunciare a certe errate prese di posizione campanilistiche del passato che ignoravano il primato dell’interesse collettivo. I tagli fin qui operati hanno interessato strutture fatiscenti e tecnologicamente obsolete o duplicati inutili, nell’ottica di una più equilibrata integrazione tra offerta sanitaria pubblica e privata.

Adesso s’inaugura una nuova stagione anche per il Policlinico di Reggio. La pianificazione creditizia e sanitaria concordata dal presidente della Giunta regionale con i vertici dell’Asp 5 assieme ai responsabili della struttura ospedaliera reggina, potrà dunque archiviare le criticità debitorie e occupazionali di una importante struttura che ora guarda al futuro con fiducia e ottimismo. L’Asp emetterà immediatamente i pagamenti delle prestazioni riconosciute esigibili e si spera possano effettuarsi in tempi brevi anche le transazioni riferite al 2008 e agli anni precedenti.

Riportata nell’alveo della normalità la situazione economica e scongiurata la triste ipotesi della cassa integrazione per i dipendenti, si potrebbe guardare ad una progettualità in grado di dare certezze e garanzie al futuro lavorativo di tutti gli operatori sanitari del Policlinico.

Grazie all’accelerazione impressa alle procedure amministrative, presto il reparto di riabilitazione post-acuzie sarà realtà, compensando così il numero dei posti-letto ridimensionati dal taglio ministeriale e garantendo soprattutto l’impiego dei 55 dipendenti attualmente considerati in esubero.

Anche questa, una dimostrazione di programmazione seria e rispondente ai reali bisogni che valorizza efficacemente servizi e prestazioni di primordine certificati dai numeri dell’utenza e dal lavoro di clinici e chirurghi che hanno dimostrato l’eccellenza sul campo”.