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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 04 DICEMBRE 2024

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La ripresa della scuola dopo le vacanze natalizie avviene in un crescente disastro organizzativo a tutti i livelli Nota del Comitato per la Difesa e la Promozione dalla Sanità Pubblica del Pollino

La ripresa della scuola dopo le vacanze natalizie avviene in un crescente disastro organizzativo a tutti i livelli Nota del Comitato per la Difesa e la Promozione dalla Sanità Pubblica del Pollino

Nulla è stato fatto in questi due anni per mettere in sicurezza le scuole rispetto al rischio contagi da Sars Cov2, nulla è stato fatto per ridurre il rischio di non potersi curare in caso di infezione con sintomi gravi nelle strutture sanitarie pubbliche calabresi. Fondi stanziati dal governo precedente per fronteggiare l’emergenza Covid non sono stati utilizzati, se non per pagare improbabili straordinari di funzionari non esposti ai rischi e al carico di lavoro di chi ogni giorno in ambito sanitario si confronta con le difficoltà di gestire l’emergenza sanitaria o di chi in ambito scolastico si deve misurare con le ataviche inefficienze della scuola calabrese, con le gravi carenze strutturali e mancanza di risorse, in un turbinio di circolari e decreti che richiedono uno sforzo enorme di comprensione, interpretazione, applicazione.
Ogni possibilità di tracciamento è saltata, ogni proposta, ormai tardiva, di screening con tamponi rapidi antigenici è vanificata dalla non attendibilità a causa dell’elevato numero di falsi negativi con le varianti attuali e la popolazione per gran parte vaccinata.
Ma i contagi aumentano, anche se le condizioni attuali di evoluzione dell’infezione ci risparmiano i dolorosi cortei di bare a cui abbiamo assistito in passato, e gli ospedali sono al collasso per mancanza di personale e perché non ci sono strutture sul territorio idonee e capaci di accogliere e indirizzare casi meno gravi. A essere penalizzate sono le persone affette da altre patologie e a essere demolita è la medicina preventiva, la cui importanza non è solo sanitaria ma anche economica, se si avesse l’intelligenza di adottare uno sguardo lungo.
La gestione regionale di competenze sanitarie, il commissariamento governativo della sanità calabrese, la scelta politica di favorire la sanità privata, rivelatasi inutile nell’emergenza più grave degli ultimi decenni, hanno aggravato una situazione imprevedibile a livello globale e devono aprire la strada a un necessario cambiamento dell’organizzazione sanitaria e della visione politica della sanità stessa.
La strada della sanità partecipata, della promozione e dello sviluppo della sanità territoriale, della promozione e difesa della sanità pubblica da rilanciare soprattutto attraverso nuove assunzioni, il contrasto alla regionalizzazione differenziata che amplificherebbe il caos organizzativo e le disuguaglianze nel diritto alla cura, è l’unica possibile. Lo stiamo verificando sulla nostra pelle.
Così come l’unica strada possibile per garantire il diritto alla formazione e ridurre i rischi che ogni giorno si corrono in scuole strutturalmente non adeguate, è quella di promuovere e rilanciare la scuola pubblica in una regione dove, di fronte al crescente numero di contagi, il presidente nonché commissario alla sanità, demanda ai sindaci l’onere e la responsabilità delle decisioni da assumere in merito al ritorno a scuola.
Non abbiamo più tempo per attendere che qualcosa miracolosamente cambi, abbiamo bisogno di innescare noi dal basso un cambiamento possibile e necessario nella regione più difficile e critica d’Europa.