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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 17 DICEMBRE 2024

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La riscoperta del territorio

| Il 24, Set 2014

Fattiva collaborazione tra l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e la Condotta Slow Food della Locride

La riscoperta del territorio

Fattiva collaborazione tra l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e la Condotta Slow Food della Locride

 

Un territorio che ha lavorato per dare e far scoprire il meglio di se. Proprio questo è stato il leit motiv dei due giorni nel corso dei quali, i dieci studenti del primo anno dell’Unisg, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, hanno potuto conoscere la parte produttiva e propositiva della Locride.
Due giorni dove l’accoglienza ha prevalso su tutto e, proprio per questo, la Condotta Slow Food della Locride e la stessa Università, hanno sentito il bisogno di ringraziare quanti hanno profuso il proprio impegno affinché tutto risultasse perfetto.
«I primi ringraziamenti alle Amministrazioni comunali di Mammola, Marina di Gioiosa Ionica, Gerace e Gioiosa Ionica e alla Comunità del Cibo di Mammola – afferma il fiduciario della Condotta della Locride, Alessandro Pugliese – e poi a quanti hanno reso tutto impeccabile, trasmettendo a questi ragazzi il meglio del nostro territorio».
Il fiduciario, così come l’Università, estendono i ringraziamenti all’associazione “Don Milani”, al Bar Pasticceria “Panuccio”, alla famiglia Sculli del ristorante “Gambero Rosso”, a Francesco Trichilo patron del ristorante “U Richiju”, alla famiglia Rodi e alla Cooperativa “Le Pleiadi”, alla Tenuta “Dioscuri”, all’AIS – Delegazione Locride e ad Andrea Rinaldis proprietario del Bar Del Tocco, tutti disponibili verso questa comitiva di studenti desiderosi di conoscere e apprendere cultura e tradizioni enogastronomiche della zona.
«Questo è il miglior modo per far conoscere la Calabria, quella autentica, oltre i pregiudizi che – conclude il fiduciario – sono contento di non aver in alcun modo percepito dai ragazzi, disponibili e pronti a fare proprie le nostre tradizioni enogastronomiche».