“La sanità calabrese non può restare ancora senza una guida” E' il grido d'allarme del Presidente nazionale dell’Unione per la difesa dei Consumatori, Denis Nesci
“La sanità calabrese non può restare ancora senza una
guida” – è il
grido di allarme del Presidente nazionale dell’Unione per la difesa dei Consumatori,
Denis Nesci. “In base alla legge 191/2009,
i disavanzi del settore hanno imposto alla regione Calabria il commissariamento
in materia sanitaria . Una gestione emergenziale che, ad onor del vero, non si
può dire abbia prodotto risultati positivi. Adesso siamo arrivati, addirittura,
al paradosso che un settore così prioritario venga lasciato completamente senza
guida”. “Mentre i pazienti continuano a
subire disservizi e gli operatori sanitari continuano a svolgere la loro
attività con enormi difficoltà e carenze, il Governo non può, e non deve, permettersi
una tale disattenzione. Si proceda immediatamente – prosegue Nesci – all’individuazione
del Commissario che, a parer mio, dovrà essere la massima espressione istituzionale
della Regione. E’ giusto, infatti, che
sia il Presidente Oliverio ad assumersi l’onere e l’onore di una responsabilità
politica così importante”. “Nel mezzogiorno d’Italia sono tantissimi i casi
di
disservizi sanitari. La vicenda della neonata di Catania ne è, purtroppo, un
caso emblematico. Bisogna porre fine a questi drammi facendo tutto il possibile
affinché non si
ripetano. Non si perda altro tempo – conclude il Presidente Udicon – altrimenti
si rischia di non riuscire a garantire neppure i servizi essenziali”.