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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 SETTEMBRE 2024

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La scatola vuota dell’associazione Città degli ulivi. La sanità esplode. Anziché mettersi a capo della rivolta preferiscono comunicati stampa e passerelle. Intanto i sindaci scappano dalle riunioni L'appello del primario della cardiologia di Polistena dott. Amodeo non deve rimanere lettera morta. Ci vuole coraggio, bisogna agire scendendo in piazza in maniera permanente finché non si raggiungono gli obiettivi. Si muore nella indifferenza totale. Adesso è il momento di dire basta!

La scatola vuota dell’associazione Città degli ulivi. La sanità esplode. Anziché mettersi a capo della rivolta preferiscono comunicati stampa e passerelle. Intanto i sindaci scappano dalle riunioni L'appello del primario della cardiologia di Polistena dott. Amodeo non deve rimanere lettera morta. Ci vuole coraggio, bisogna agire scendendo in piazza in maniera permanente finché non si raggiungono gli obiettivi. Si muore nella indifferenza totale. Adesso è il momento di dire basta!

| Il 29, Ago 2024

La scatola vuota dell’associazione Città degli ulivi. La sanità esplode. Anziché mettersi a capo della rivolta preferiscono comunicati stampa e passerelle. Intanto i sindaci scappano dalle riunioni

L’appello del primario della cardiologia di Polistena dott. Amodeo non deve rimanere lettera morta. Ci vuole coraggio, bisogna agire scendendo in piazza in maniera permanente finché non si raggiungono gli obiettivi. Si muore nella indifferenza totale. Adesso è il momento di dire basta!

Ci vuole una ribellione seria per far capire a chi governa che il vaso è colmo. Ospedali abbandonati al proprio destino, senza una seria programmazione. Non può essere una consolazione sostenere che nel dramma non è solo lo spoke di Polistena. Abbiamo visto quello che è successo a Locri. Non ci sono soldi per comprare le attrezzature più elementari. I reparti che funzionano penalizzati, senza comprendere la ragione. Ci sono medici e paramedici che fanno il proprio mestiere con dedizione, ma vengono penalizzati dal sistema, dalla politica che accentra tutto ai fini elettorali. Basta andare in giro per gli ospedali per capire la situazione. La gente in fila oceanica nei pronto soccorsi, una vergogna! Dare la colpa ai pochi medici non è giusto, anzi dobbiamo ringraziarli per quello che stanno facendo. Possibile non capire che bisogna uscire dalla programmazione precaria che ha portato al disastro con l’avvento dei medici a gettoni o in mano alle cooperative? Nessuno vuole essere assunto per 1800 euro mensili, quando chi lavora a gettoni o nelle coop tale cifra la guadagna in 4/5 giorni. Tutto ciò dimostra il fallimento del Paese. Non capire che i giovani medici vincitori dei concorsi non accetteranno mai di essere assunti in reparti dove non ci sono primari e squadra ben collaudata? Nella provincia di Reggio Calabria abbiamo ben in mente il concorso per i 5 cardiologi… In questa direzione possiamo fare una marea di esempi. Il bilancio della Regione Calabria assorbe il 70% del bilancio. Che cosa abbiamo in Calabria con questa montagna di soldi destinati alla sanità in termine di qualità? Si fanno annunci sui i viaggi della speranza che devono terminare. Quanti milioni di euro si spendono per il trasloco dei pazienti negli ospedali del centronord? Ci sono famiglie che si sono rovinate economicamente per assistere i propri cari in giro per l’talia . Perché continuare ad illudere la città di Palmi e la piana di Gioia Tauro sul nuovo ospedale? Fermo ai box da 14 anni per capire come si cacciano i tralicci presenti nel terreno? Perché smantellare l’esistente in attesa di far nascere qualcosa di inesistente? Vedi le strutture presenti sul territorio, abbandonate e la stragrande maggioranza non più a norma. Intanto le strutture private lavorano a gogò. I due sindaci, Conia e Caruso sono due persone perbene che lavorano con dedizione nei propri comuni. Ecco da loro ci aspettiamo una presa di distanza molto forte e decisa nella direzione di difendere i diritti dei più deboli. Un’azione incisiva può unire i sindaci, altrimenti molto meglio sciogliere l’associazione città degli ulivi.