La Scuola Fuori dalla Scuola, Summer english Camp Il progetto rientrava nella programmazione Europea POR, dei Campi Scuola
In un affollatissimo salone degli specchi presso il Palazzo del Governo di
Cosenza, si è concluso il progetto Summer English Camp, che rientrava nella
programmazione Europea POR, dei Campi Scuola. Cento giovani degli istituti
comprensivi Cosenza I Zumbini e Dipignano-Carolei per 5 giorni hanno vissuto
l’esperienza del campo scuola. L’attività improntata al “learning by doing”
ha riscontrato un grande successo nei giovanissimi, studiando, facendo e
aggiungiamo noi, giocando, anche la semplice partitella di calcio è
diventata occasione per utilizzare l’inglese come lingua. La zona di
Tropea-Zambrone, dove si è svolta l’attività, ovviamente ha di suo una
grande attrattiva e tutte le uscite sono diventate momenti di arricchimento
culturale, dalle ferriere di Mongiana, al Castello di Murat a Pizzo, dalla
Grafica 3D in un’azienda di Vibo, all’esperienza della fattoria didattica.
Quest’ultima ha tra l’altro messo i ragazzi in relazione con un mondo rurale
che va ormai scomparendo, le api ed il miele e la panificazione sono stati i
momenti più intensi di questa esperienza, anche perché nel caso del pane i
ragazzi hanno potuto mettere le mani in pasta, con grande soddisfazione per
loro e per la loro creatività. Nel salone della Provincia i presenti hanno
potuto rivivere tutti i momenti del campo scuola, grazie alle testimonianze
dei ragazzi e ai filmati, realizzati magistralmente dagli stessi docenti che
li accompagnavano, che hanno arricchito la mattinata. Agli intervenuti non è
rimasto che da commentare gli aspetti socio-educativi di questa formula
sperimentata, il Prof. Giuseppe Spadafora del dipartimento di scienze
dell’educazione dell’Unical ha meglio inquadrato la tipologia di intervento
e i suoi aspetti pedagogici, l’Assessore del comune di Cosenza Professoressa
Lanzino e le dirigenti scolastiche intervenute Prof.ssa Marietta Iusi e
Fiorangela d’Ippolito hanno ripercorso i diversi aspetti dell’esperienza, e
delle sue ricadute soprattutto sui soggetti con deficit che hanno dimostrato
di aver molto gradito le attività svolte insieme a compagni e compagne, una
finalità che tra l’altro era negli obiettivi di progetto.