La seconda Commissione discute del gruppo Ansaldo Breda-Finmeccanica e del Piano di sviluppo turistico
redazione | Il 30, Set 2011
Le dichiarazioni di Candeloro Imbalzano, Rosario Mirabelli, Giovanni Nucera e Luigi Fedele
La seconda Commissione discute del gruppo Ansaldo Breda-Finmeccanica e del Piano di sviluppo turistico
Le dichiarazioni di Candeloro Imbalzano, Rosario Mirabelli, Giovanni Nucera e Luigi Fedele
Con l’audizione dei manager del gruppo Ansaldo Breda – Finmeccanica “sulla difficile situazione aziendale e l’urgenza di implementare una serie di misure atte a conseguire l’obiettivo prioritario del risanamento della società”, si sono aperti i lavori della seconda Commissione “Bilancio, programmazione economica ed attività produttive”, presieduta da Franco Morelli (Pdl).
“Il piano di risanamento – hanno spiegato Rita Tallarico (Dirigente del personale dello stabilimento ex Omeca) e Cosmano Spagnolo (responsabile relazioni istituzionali) – si concentrerà sul conseguimento a breve termine dei seguenti obiettivi: efficienza, recupero dei costi ed equilibrio del conto economico. Confidiamo nelle Istituzioni – hanno concluso – affinché individuino politiche atte al sostegno e allo sviluppo del settore dei trasporti”.
Al centro dei lavori odierni della seconda Commissione consiliare, il Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile per il triennio 2011-2013 – art. 3, legge regionale n. 6 del 2008”, una proposta di provvedimento amministrativo d’iniziativa della Giunta regionale.
Il Piano, contenuto in oltre 600 pagine, è stato diffusamente illustrato in Aula dal relatore, il capogruppo del Pdl, Luigi Fedele che ha parlato di “documento strategico per la nostra regione e per la nostra economia”.
Intenso il dibattito sul provvedimento che – ha spiegato il Presidente dell’organismo, Franco Morelli – “disegna, secondo un ordine di sistema, le direttrici dello sviluppo turistico per i prossimi tre anni, mettendo fine alla frammentarietà ed alla parcellizzazione degli interventi in un comparto dove si gioca la partita decisiva della crescita della Calabria e del suo brand. Il turismo è, infatti, uno dei settori strategici di questa regione, a maggiore potenziale di crescita economica, in grado di valorizzare risorse sottoutilizzate, creare nuove opportunità di impresa e di lavoro, generare entrate fiscali da impiegare nello sviluppo e miglioramento dei servizi per i cittadini calabresi”.
“Aumentare in maniera sostenibile la competitività nazionale e internazionale delle destinazioni turistiche regionali; migliorare la qualità dell’offerta ed il posizionamento dei prodotti turistici regionali promuovendo la cultura della sostenibilità ambientale;valorizzare le specificità naturali e culturali, sono solo alcuni degli obiettivi prefissati dal Piano che punta anche a riequilibrare la distribuzione delle attività turistiche tra le aree costiere e le zone montane” – ha sottolineato ancora il Presidente Morelli.
Sui contenuti del Piano, (alla presenza del Direttore Generale del Dipartimento Turismo, Raffaele Rio e del dirigente di Settore, Pasquale Anastasi), si sono confrontati i rappresentanti del partenariato pubblico, i sindaci Giovanni Sero (Cariati); Antonio Salvatore Ciminelli (Amendolara); Franco D’Urso (Roseto Capo Spulico) ed il capogruppo consiliare del Pdl del Comune di Montegiordano.
Per la Provincia di Cosenza sono intervenuti gli Assessori Pietro Lecce (Turismo), Leonardo Trento (Urbanistica) e il dirigente Giovanni Soda.
Sulla base delle indicazioni di modifica ed integrazione emerse nel corso delle audizioni, il Presidente Morelli ha riaperto i termini per il deposito di nuovi emendamenti, fissando la scadenza per mercoledì 5 ottobre, alle ore 17.00, e convocando una nuova riunione dell’organismo per martedì 11, alle ore 12.00.
Alla seduta della Commissione hanno partecipato fra gli altri i consiglieri Rosario Mirabelli (Misto), Luigi Fedele (Pdl), Giovanni Nucera (Pdl), Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente), Pasquale Tripodi (Misto), Bruno Censore (Pd), Domenico Talarico e Giuseppe Giordano (Idv) e Giovanni Bilardi (Scopelliti Presidente).
“Esprimo un giudizio positivo sull’esito dell’audizione in seconda Commissione Consiliare dei Manager del gruppo Finmeccanica – Ansaldo Breda, Cosmano Spagnolo e Rita Tallarico, in ordine alle prospettive, per quello che ci riguarda, dello stabilimento ex-Omeca di Reggio Calabria, che si confermano purtroppo assai nebulose”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale Candeloro Imbalzano, Lista “Scopelliti Presidente”.
“A fronte di una situazione che ci è stata rappresentata complessivamente difficile di un Gruppo tra i più importanti del panorama industriale del Paese e delle possibili ricadute sullo stabilimento di Reggio Calabria che occupa, direttamente ed indirettamente, circa 500 addetti, è stato assai utile approfondire alcuni aspetti, anche sul piano delle probabili conseguenze occupazionali, di una vicenda certo in evoluzione e rispetto alla quale avevamo fatto bene a richiedere una informativa diretta e franca” – continua Imbalzano.
“Naturalmente, nessuno può ignorare, il contesto nazionale e internazionale in cui si muove l’intero comparto, dove – sottolinea Imbalzano – sono in corso processi di concentrazione tra i Gruppi più robusti presenti sul mercato, capaci di assicurare quelle sinergie di scala che possano agevolare, anche per Ansaldo Breda, la difesa delle posizioni fin qui acquisite, pure in presenza di un quadro di Gruppo e aziendale che, si ripete, è più delicato del previsto”.
“L’iniziativa da noi assunta si è dimostrata quanto mai opportuna e mira anzitutto a salvaguardare il futuro di centinaia di lavoratori reggini e delle loro famiglie, il cui destino è direttamente legato alle prospettive dello stabilimento di Torre Lupo. Essa intende altresì porre le premesse per verificare nel concreto le auspicabili sinergie tra Ansaldo Breda e Regione Calabria, in vista di possibili sbocchi, con riferimento sia all’attuale precario stato del trasporto ferroviario nella nostra regione, che dei cospicui investimenti in itinere nel sistema della mobilita’ regionale” – continua il consigliere Candeloro Imbalzano.
“Siamo fiduciosi che, anche alla luce della recente destinazione dei finanziamenti Fondi FAS in Calabria, riguardanti le infrastrutture metropolitane nelle più importanti città calabresi, si possano individuare – conclude Imbalzano – spazi importanti per un concreto inserimento, del Gruppo Ansaldo Breda nel settore, tenuto conto della sperimentata capacità ed esperienza acquisita negli anni dallo stabilimento reggino”.
“Il Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile mette finalmente ordine in un settore che necessitava di definire una sua programmazione”.
E’ quanto sostiene il vicepresidente della II Commissione “Bilancio, Programmazione Economica ed attività produttive”, Rosario Mirabelli (Gruppo Misto), a margine dei lavori dell’organismo consiliare.
“La nuova normativa – spiega Mirabelli – copre una vacatio di programmazione e pianificazione in un comparto economicamente primario per lo sviluppo e la creazione di ricchezza reale sul nostro territorio. Il Piano tuttavia necessita di determinati aggiustamenti di tipo tecnico, al fine di evidenziare anche ulteriori spazi territoriali che molto probabilmente sono stati esclusi non per volontà politica ma perchè si tratta di un argomento molto complesso”.
Secondo il vicepresidente della Commissione “Le richieste pervenute da parte dei sindaci dell’Alto e Basso Jonio cosentino di includerli come attori principali nel Piano di Sviluppo Turistico regionale sono da considerarsi sacrosante e legittime e non rappresentano fronzoli campanilistici. Al contrario, esprimono la necessità di una intera area che, in virtù delle intrinseche potenzialità di carattere storico, culturale, architettonico, archeologico, balneare e di ricettività, non può essere esclusa dalla programmazione turistica regionale, anche perchè si tratta di siti di eccellenza, che in passato hanno ricevuto meno finanziamenti rispetto ad altri”. Il vicepresidente della Commissione Rosario Mirabelli sostiene infine come sia “necessario inserire anche qualche rettifica per quanto attiene il Basso Tirreno Cosentino, in modo che vengano incluse Fiumefreddo, Longobardi e Belmonte, collegandole alla vicina città di Amantea, nell’ambito dello stesso contesto di programmazione territoriale. Un ulteriore passaggio – conclude Mirabelli – andrebbe fatto anche sul potenziamento della formazione degli operatori vecchi e nuovi per migliorare la recettività delle strutture turistiche, alberghiere e non”.
“Il Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile ha bisogno di alcuni necessari aggiustamenti e verifiche. Più che opportuna, quindi, la decisione, accolta oggi in seconda Commissione, di rinviare alla prossima seduta l’approvazione del provvedimento”.
E’ quanto afferma il segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera (Pdl) al termine della riunione dell’organismo.
“Una prima considerazione – avverte Nucera – riguarda le valutazioni di Confindustria Calabria, con le quali è stata segnalata la scarsa attenzione del Piano verso il cosiddetto ‘turismo termale”. Una carenza che va assolutamente colmata. In Calabria – ha ricordato Nucera – sono presenti alcune tra le più rinomate stazioni termali del nostro paese. Penso – ha aggiunto – alle Terme Luigiane, a quelle di Galatro, di Lamezia Terme, dove sorgono strutture alberghiere e stabilimenti in grado di erogare prestazioni di alto livello non solo sotto il profilo terapeutico, ma anche come centri benessere e beauty farm. Solo per questo settore, la percentuale di utenza turistica supera, in Italia, il 2%. Un dato non di poco conto che dà l’idea dell’ulteriore opportunità che la Calabria può sfruttare in una prospettiva di sviluppo turistico regionale, attraverso anche la destagionalizzazione dell’offerta che moltiplicherebbe le opportunità predisposte dallo stesso Piano”.
“Altro aspetto, poi, non meno importante, è quello dell’Area Grecanica che non è stata assolutamente considerata in questo Piano. Nelle audizioni di oggi in Commissione – ha sottolineato Nucera – molti sindaci ed amministratori hanno evidenziato gli errori, o meglio le sviste che hanno caratterizzato la definizione di alcune aree, nelle quali non sono state comprese località che per fattori paesaggistici, storici, culturali ed artistici andavano inevitabilmente aggregate. Come nel caso dell’Area grecanica reggina, appunto, che non è stata compresa nell’area della cosiddetta ‘Costa dei Gelsomini’, né in quella ‘Aspromontana’.
“Capisco – aggiunge Nucera – che la complessità e l’articolazione del Piano può aver privilegiato le aree e le zone a più alta ed evidente vocazione turistica, secondo i criteri già citati. E di questo non intendo fare nessuna colpa ai tecnici che lo hanno redatto. Dico più semplicemente, considerata la possibilità che ci è data con il rinvio della discussione e dell’approvazione in Commissione, di considerare anche questa importante area della Calabria, che di fatto nel Piano risulta smembrata e non vede riconosciuta nessuna delle sue peculiarità che la potrebbero rendere appetibile sul piano dell’offerta e della domanda turistica. Spero – conclude Nucera – che dalle valutazioni tecniche del Dipartimento e dalla utilissima discussione sviluppata oggi in Commissione, maturi la consapevolezza di un riconoscimento legittimo sul piano del turismo sostenibile anche per l’area grecanica reggina, in grado, da sola, di fare sistema, in un più ampio progetto di offerta e promozione del turismo in Calabria”.
“Il Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile rappresenta un passaggio cruciale nella definizione delle linee programmatiche che il Governo Scopelliti intende attuare per la crescita di uno dei settori strategici della nostra regione”.
Lo afferma, il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Luigi Fedele nonché relatore dello stesso Piano, al termine dei lavori della seconda Commissione “Bilancio, Programmazione economica e attività produttive” che continua: “Proficua la discussione intrapresa, oltre che con tutti i membri dell’organismo consiliare, anche con molti amministratori dell’Alto Ionio. Presto la Commissione presieduta dal consigliere Franco Morelli licenzierà un documento che, senza dubbio, contribuirà a riordinare l’intera organizzazione turistica della Calabria”.
“Uno strumento – dice Fedele – che si è reso necessario per sopperire all’assenza, perpetuata negli anni passati, di una strategia complessiva sul turismo in Calabria che ha generato un sistema imprenditoriale disomogeneo e poco strutturato. Adesso, grazie al lavoro produttivo del Dipartimento al Turismo della Regione Calabria guidato da Raffaele Rio, che ha saputo ben concretizzare le direttive del presidente Scopelliti, è stato realizzato, per la prima volta, un vero e proprio atto in cui far confluire la strategia di azioni sostenibili per le aree ed i prodotti regionali a maggiore attrattività turistica. Si punterà, così, ad accrescere la competitività del mercato, si migliorerà la qualità dei servizi al turismo, promuovendo la cultura della sostenibilità e della valorizzazione consapevole del patrimonio di natura, storia, arte e tradizioni presente sul territorio ma, al contempo, si rafforzerà l’offerta ricettiva nel rispetto dell’ambiente promuovendo forme di utilizzazione ottimale delle strutture ricettive esistenti, stimolando il ‘consumo’ turistico dei territori anche in periodi extra estivi e spostando l’attenzione sulla tradizione e sulla ‘vivibilità’ dei contesti urbani. Si costruirà, soprattutto, una nuova alleanza tra pubblico e privato, tra Regione e livello locale, tra offerta turistica e servizi, valorizzando la condivisione come strumento di innovazione a supporto di una politica di sviluppo turistico sostenibile. Un documento – continua il Capogruppo – che consentirà all’intero comparto di investire significative risorse comunitarie (pari a circa 143 milioni di euro) per promuovere al meglio il pacchetto Calabria, per accrescere la competitività del mercato costruendo nuovi prodotti turistici, per riequilibrare la distribuzione spaziale delle attività turistiche dalla costa verso l’interno, per migliorare la qualità dei servizi al turismo”.
Conclude Fedele: “Oltre ad interventi mirati esclusivamente alla promozione si darà l’avvio ad azioni incisive per il sostegno del tessuto imprenditoriale nell’ottica di un miglioramento complessivo del sistema di accoglienza e di ospitalità e, quindi di conseguenza, di una più competitiva offerta turistica regionale”.
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