“Si torna indietro di 30 anni”. La strada “Jonio-Tirreno” chiuderà almeno per 20 mesi, si attende un periodo difficile e con grandi disagi. Come saranno collegati i due Ospedali, Locri e Polistena? L'ha detto il governatore Roberto Occhiuto affermando che "sarà un problema importante per questo territorio e ce ne stiamo occupando con l’anticipo dovuto"
Di GiLar
Ne avevamo parlato proprio all’indomani di quella riunione convocata d’urgenza in Prefettura a Reggio Calabria tra tecnici Anas, forze dell’ordine, una rappresentanza di sindaci e il tema scottante era, la chiusura della Sgc “Jonio-Tirreno”. Era di maggio fiorivano le rose e come De Andrè nel suo capolavoro cantava, “ma come fan presto, amore, ad appassire le rose”. In quell’occasione si comunicava l’esigenza di chiudere per lavori strettamente importanti l’importante arteria stradale dal 15 maggio al 27 luglio. Apriti cielo. Stagione estiva compromessa, economia ridotta al lastrico, bagnati “in preda ad uno spasimo” (Cit. Righeira), ma quei lavori andavano fatti e anche abbastanza urgenti. Ma no, di colpo, come avevamo scritto un assessore calabrese che di nome fa Calabrese tuona a giro stretto di boa e scongiura ogni allarmismo, “La strada non chiude, se ne riparlerà a settembre”. Uno dei tanti casi dove la politica si sostituisce alla scienza. Il problema c’è, va risolto, ma c’è tempo, intanto fatevi i bagni in un insolito destino nel mare azzurro della ionica. Ed è in queste intermittenze di intenti che si cela la debolezza degli uomini.
Sicuramente una brutta notizia, nessuno lo nega, ma se ci sarebbero da fare dei lavori urgenti, il condizionale è d’obbligo, qualche problema strutturale ci sarà, e anche serio o no?
Da sottolineare che c’è stata una pletora di indignati hanno accompagnato l’assessore calabrese che di nome fa Calabrese contro la chiusura della strada. Però, il problema c’è e va risolto, ma c’è tempo.
La strada non chiude e subito dopo esce un comunicato ufficiale dell’Anas che recita così, “Al fine di garantire la sicurezza per la circolazione, la viabilità verrà garantita mediante la realizzazione di opere provvisionali”, si scrive anche di “lavori di manutenzione importanti” e che si tratta di una “manutenzione straordinaria” tra gli svincoli della Limina e Mammola e che si garantisce la sicurezza e la circolazione con “opere provvisionali” fino a settembre quando sarà chiuso il tratto stradale per un tempo “non inferire a 70 giorni”. Fin qui tutto a posto, l’estate è iniziata, tutti al mare a mostrar le chiappe chiare ed a fare file interminabili di decine di chilometri attraversando nei fatti un cantiere aperto. Di solito nei cantieri c’è scritto che è vietato l’ingresso ai non addetti ai lavori, però al mare occorre andarci (sic!). E noi allora avevamo chiesto, ma se dei tecnici come quelli dell’Anas pur sapendo che si stava avvicinando l’estate arrivano al punto a dire che occorrono fare dei lavori che coinvolgevano il mese di luglio e quindi compromettendo buona parte dell’estate, il problema era (ed è) serio o no? E ci eravamo chiesti, “siamo sicuri che rimandando dopo l’estate la sicurezza è garantita allo stato attuale al di là della politica, ma della scienza, unica e vera competente con diritto di fare testo?”. E stiamo parlando di una strada che dalla sua apertura dal 1989 e poi 1990 sta creando non pochi problemi dal punto di vista strutturale, oltre a luogo di terribili incidenti anche mortali.
Bene. Anzi non bene. Come il tormentone estivo attuale “Ho visto lei che bacia lui. Che bacia lei, che bacia me”, ieri a Locri parlando di sanità sono intervenuti l’assessore calabrese che di nome fa Calabrese e il presidente calabrese che di non fa calabrese, ma Occhiuto e si è dichiarato che, udite…udite… dopo aver convinto l’Anas a non chiudere a maggio e spostare i lavori sull’altra galleria (Torbido) nel mese di settembre si annunciano 20 mesi di chiusura ma che partiranno da gennaio (sic!), ovvero che, “La strada di grande comunicazione ‘Jonio-Tirreno’ verrà chiusa per 20 mesi per via di lavori già appaltati sulla galleria Limina (…)”, parlando di disagi “per un territorio che torna indietro di trent’anni e sarà di nuovo isolato”. E Occhiuto dichiara che, “Questo sarà un problema serio, ho già attivato i miei collaboratori e i miei dirigenti affinché intervengano su Trenitalia per potenziare i collegamenti sull’asse Lamezia-Locri con nuovi treni. Ci saranno anche collegamenti stradali alternativi a cui sta lavorando l’Anas (…) sarà un problema importante per questo territorio e ce ne stiamo occupando con l’anticipo dovuto. Si chiuderà da gennaio ma siamo già a lavoro per mitigare i disagi”. La chiusura della strada comprometterà, tra le altre cose, i collegamenti tra l’ospedale di Locri e quello di Polistena.
E mentre siamo con le pezze al… deretano per le strade in Calabria, leggiamo che all’ufficio del Consiglio regionale c’è stato un incontro con l’amministratore delegato della società Stretto di Messina Ciucci e Occhiuto sul Ponte dello Stretto, il presidente Occhiuto dichiara che sarà “un’opera strategica per il Sud” e ancora, “Il Ponte collegherà due Regioni che insieme fanno quasi 7 milioni di abitanti, diventerà conveniente portare l’alta velocità ferroviaria in Calabria e in Sicilia, e tante imprese decideranno di investire nei nostri territori portando occupazione e opportunità di sviluppo”. Ma intanto una strada che collega i due mari Jonio e Tirreno chiude ed è… l’Italia… la Calabria bellezza tra ossimori e incertezze, “si torna indietro di 30 anni”, come l’assessore calabrese che di nome fa Calabrese ha detto!