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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 09 SETTEMBRE 2024

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La tragedia della morte di Denise Galatà, per la studentessa di Rizziconi annegata nel fiume Lao, ci sono due persone a giudizio dal Gup La diciannovenne è morta tragicamente il 30 maggio dello scorso anno e sono stati incriminati il presidente di un sodalizio sportivo e la guida d’un gommone

La tragedia della morte di Denise Galatà, per la studentessa di Rizziconi annegata nel fiume Lao, ci sono due persone a giudizio dal Gup La diciannovenne è  morta tragicamente il 30 maggio dello scorso anno e sono stati incriminati il presidente di un sodalizio sportivo e la guida d’un gommone

| Il 02, Ago 2024

Di GiLar

Una vita spezzata in un giorno che doveva essere di svago, si è rivelata in una tragedia, stiamo parlando della 19enne Denise Galatà, la studentessa di Rizziconi che frequentava l’Istituto “Rechichi” di Polistena ed era impegnata in una escursione con le compagne di scuola, la dirigente scolastica e alcuni docenti il 30 maggio scorso.
Quel giorno il dramma perché la diciannovenne è morta annegata mentre partecipava a una discesa di rafting tra le rapide del corso d’acqua del fiume Lao.
Una morte che aveva scosso non solo tutta la Piana di Gioia Tauro, ma anche la Calabria, e nel giorno dei suoi funerali migliaia di persone e tra questi alcuni sindaci hanno deciso di dimostrare la loro vicinanza alla famiglia.
Il procuratore capo di Castrovillari, Alessandro D’Alessio e il Pm Simona Manera, hanno chiesto il rinvio a giudizio di Giuseppe Cosenza, presidente del consiglio direttivo della “Asd Canoa Club Lao-Pollino” e di Giampiero Bellavita, guida del gommone su cui aveva preso posto Denise. L’udienza preliminare è fissata per il prossimo tre ottobre e le ipotesi di reato della Procura riguardanti condotte omissive e commissive, si basano sui risultati delle perizie eseguite dall’ingegnere Giuseppe Viggiani e dall’informatico Antonello Elia.
Secondo quanto asserisce la Procura, il presidente della società non avrebbe ottemperato al divieto di introdursi nel fiume Lao previsto dall’apposita ordinanza comunale emessa in attivazione dello stato di allerta meteo, consentendo le attività di rafting che hanno scaturito la tragedia. Sono state mosse anche delle contestazioni anche all’accompagnatore di Denise che, stando alle risultanze investigative, non sarebbe stato in possesso di una qualifica sufficiente per la navigazione nel Lao. Il gommone sarebbe stato poi condotto in modo inadeguato. La stessa guida, stando alle risultanze investigative avrebbe trascurato e sottovalutato le criticità non interrompendo la navigazione ed affrontando il tratto critico del Lao, nel quale la ragazza cadeva nel fiume senza più risalire.