Laboratori analisi: la riforma peggiora la qualità Lo dichiara il presidente di AssoTutela, Michel Emi Maritato
“Un tempo negli ospedali, i malati venivano svegliati all’alba per essere
sottoposti a esami del sangue che, portati nei laboratori degli stessi
nosocomi, venivano processati giusto in tempo per consentire ai medici
nella visita quotidiana, di valutare la situazione clinica dei pazienti”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che continua:
“Oggi i pazienti vengono comunque svegliati all’alba, sottoposti a esami
del sangue che, portati a laboratori a moltissimi chilometri di distanza,
non ce la fanno più a raggiungere i medici in visita intorno alle 9 del
mattino. Risultato: la riforma Zingaretti dei laboratori è un vero flop, un
abbattimento della qualità e rappresenta, a dispetto degli invocati
risparmi che si dovrebbero raggiungere, un aumento dei tempi di degenza con
conseguente aumento di costi. Ad esempio, ci risulta che all’Istituto
Regina Elena di Mostacciano – che ha quale mission la cura dei pazienti
oncologici – si verifichi tale circostanza e ci auguriamo di essere
smentiti. Lo stesso dicasi per gli ospedali provinciali, costretti a
ricorrere ai più grandi laboratori romani, con conseguenze che è facile
immaginare. Ci spieghino, i grandi strateghi regionali, come fa un paziente
dell’ospedale di Rieti ad avere in tempo per la visita mattutina i responsi
degli esami portati al San Filippo Neri?”, conclude il presidente Maritato.