L’afasia di Herr Gabriel Emanuele Pecheux critica il leader della Spd
Va bene che “Deutschland uber alles” ma osservare l’immagine che mostra il leader della Spd Herr Sigmar Gabriel nei panni del cavalier servente di Frau Angela Merkel, per un socialista italiano (o mediterraneo) è davvero deprimente.
Nella drammatica vicenda greca che si sta avviando verso un epilogo ad oggi ancora imprevedibile, al netto dei torti e delle ragioni che, tanto per essere chiari, non stanno da una parte sola (i bilanci truccati presentati a suo tempo da Atene sono la principale causa della crisi e la perdurante, teutonica rigidità del ministro delle finanze tedesco Wolfagang Schauble e della Buba di cui la Kanzlerin è stata portavoce e interprete, la concausa), ciò che colpisce è la sostanziale afasia dei socialdemocratici tedeschi di fronte al precipitare della crisi.
A voler essere generosi è del tutto evidente che la Spd non ha recitato altra parte in commedia che quella del comprimario, o se si preferisce della “spalla” dell’ attrice principale.
Lontani i tempi dei grandi leader socialdemocratici come Willy Brandt o Helmuth Schmidt.
Quest’ultimo, pur in età avanzata, ancora oggi seguita a porre l’accento, evidentemente inascoltato all’interno del suo stesso partito, sulle conseguenze negative che un’invasiva leadership tedesca, costruita a spese di altri paesi della UE, può provocare al progetto europeo.
Emanuele Pecheux