Lagarde, ispettori Fmi in Italia entro il mese
redazione | Il 05, Nov 2011
Barroso: credibilita’ Italia? I dubbi sono dei mercati. Van Rompuy, Italia completamente diversa dalla Grecia
Lagarde, ispettori Fmi in Italia entro il mese
Barroso: credibilita’ Italia? I dubbi sono dei mercati. Van Rompuy, Italia completamente diversa dalla Grecia
(ANSA) L’Italia finisce sotto la sorveglianza del Fondo Monetario Internazionale. Dopo quella ”rafforzata” dell’Europa. Il G20 di Cannes si chiude dunque con l’Italia ‘protagonista’, forse suo malgrado, e nonostante il caso-Grecia. Dalle istituzioni europee fino ai leader dei grandi Paesi e’ una corsa a chiarire che l’Italia non e’ stata messa all’angolo, che non e’ nella situazione del Paese ellenico e che il monitoraggio e’ stata una richiesta dello stesso governo italiano. Fatto sta che ogni tre mesi gli ispettori Fmi andranno a Roma per controllare il rispetto degli impegni assunti sul fronte dei conti pubblici e sulla messa in atto delle annunciate riforme strutturali. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, da Bari, lancia un appello affinche’ ci sia uno scatto ”di orgoglio e la volonta’ di recupero”. Il premier Silvio Berlusconi dice invece che la situazione ”non preoccupa” e che ”entro fine mese” partira’ l’attuazione delle riforme contenute nell’emendamento alla legge di stabilita’. Annuncia poi un disegno di legge per la crescita e altre misure, ”anche con decreti”, successivamente.
I negoziati sulla ipotesi del monitoraggio erano partiti da ieri ma ancora stamattina il governo smentiva l’ipotesi. Poi la richiesta, ”di sua iniziativa”, come annuncia per primo ufficialmente il presidente della Commissione Ue Jose’ Manuel Barroso. Ma e’ evidente che nelle riunioni che si sono succedute, la pressione di Francia e Germania, con il supporto degli Stati Uniti, forse e’ stata piu’ che una ‘moral suasion’. Berlusconi sottolinea che non comportera’ ”nessuna limitazione” e che sara’ ”una certificazione esterna”. Anche il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ritiene la sorveglianza del Fondo ”utile per rendere piu’ chiari gli impegni dell’Italia”. Sulla necessita’ di risorse invece il governo italiano non ha dubbi. L’attacco dei mercati e’ ”una moda passeggera” e ”l’Italia e’ un Paese dove non si sente la crisi”, assicura Berlusconi, che fa notare: ”I ristoranti sono pieni e la vita che si fa e’ quella di un Paese benestante”.
Nessuna necessita’ dunque di risorse nel dal Fondo monetario ne dall’Efsf, il fondo europeo salva-stati europeo. Giallo pero’ sulla trattativa Italia-Fmi. Se il premier riferisce che ”il Fondo monetario ci aveva offerto dei fondi che noi abbiamo rifiutato”, Christine Lagarde replica che il Fondo non ha affatto offerto linee di credito all’Italia. Il vero spettro per l’Italia, visto che sui fondamentali dell’economia nessuno esprime riserve, e’ la crisi di credibilita’. Il presidente Napolitano non lo nasconde: ”Parliamoci chiaro, nei confronti dell’Italia e’ insorta in Europa, e non solo, una grave crisi di fiducia”.
Per Berlusconi ”la credibilita’ non riguarda le persone ma l’Italia con la sua storia recente e meno recente”; anzi al G20 c’e’ stato ”un grande apprezzamento” per il Governo. I dubbi sull’affidabilita’ vengono invece esplicitati dagli attori del G20 a Cannes. Barroso dice: ”Bisogna essere oggettivi: ci sono dubbi nei mercati”. ”Il problema dell’Italia e’ la mancanza di credibilita”’ per Lagarde.
”Rendo omaggio allo sforzo dell’Italia che ha preso le misure necessarie per riportare la fiducia”, ha commentato, chiudendo i lavori di Cannes e la presidenza del G20 che passa ora al Messico, il presidente Nicolas Sarkozy. Il presidente Usa Barack Obama lancia uno sguardo al complesso dell’Europa: ”Non e’ facile ma ora deve attuare il suo piano per risolvere la crisi”, dice riferendosi al vecchio continente. Il G20 di Cannes ha visto poi l’ultimo intervento di Mario Draghi come presidente Fsb: le regole messe a punto – sottolinea il neopresidente della Bce – sono ”un grande pacchetto” in grado di ”ridurre le conseguenze catastrofiche in caso di fallimento”.
Arriva anche la lista delle 29 banche sistemiche. C’e’ anche Unicredit che vive una giornata nera in Borsa mettendo a segno un -6,55%, con una Milano che chiude la settimana comunque in rosso (-2,66%). Infine a Cannes c’e’ stato il confronto sui grandi temi: dalla volonta’ di incrementare i fondi Fmi al ruolo dei Paesi emergenti con surplus, dall’allarme per la disoccupazione alla conferma della lotta ai paradisi fiscali.
OBAMA E SARKO’, MOSSA ITALIA AIUTERA’ FIDUCIA di Ugo Caltagirone
L’Italia esce dal G20 di Cannes da ”vigilata speciale”. E il presidente americano, Barack Obama, si mostra soddisfatto. Aveva chiesto azioni decise per stoppare ogni rischio di propagazione e di contagio della crisi europea, e la richiesta avanzata da Roma all’Fmi va in questa direzione. Nella direzione di recuperare quella fiducia e quella credibilita’ essenziali per calmare i mercati. Dello stesso avviso il padrone di casa del summit, Nicolas Sarkozy: per lui la decisione presa e’ anche un successo della presidenza francese del G20, un segnale con cui il Vecchio Continente rassicura le altre grandi economie. Del resto il messaggio ribadito da Obama e’ chiaro: la situazione europea mette a rischio la gia’ fragile crescita mondiale, e dunque anche quella americana. Per questo l’Europa deve attuare subito il suo piano anticrisi: ”Non e’ facile – afferma il presidente statunitense – ma non si possono fare errori”. Perche’ ”la posta in gioco e’ alta”, e in ballo ci sono milioni di disoccupati. Quelli che in America rischiano di negare al presidente un secondo mandato.
La conferenza stampa dell’inquilino della Casa Bianca, al termine della difficilissima due giorni di Cannes, segue di pochissimo quella del presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Poco prima quest’ultimo aveva definito il presidente americano un ”amico prezioso” e parlato, a proposito dell’attacco ai titoli di Stato italiani, come di una ”moda passeggera”. Obama preferisce parlare di ”crisi psicologica”: ”L’Italia – e’ la sua analisi – e’ un grande Paese, con una enorme base industriale, un grande benessere, grandi asset. Ma da molto tempo ha anche un grande debito, ed e’ per questo che i mercati ora sono volubili”. ”E – prosegue il presidente americano – l’invito del primo ministro Berlusconi all’Fmi per certificare il piano di riforme italiano e’ un esempio di quelle misure necessarie che devono essere prese per riconquistare la fiducia”. E’ la lettura che da’ anche Sarkozy: ”Rendo omaggio allo sforzo dell’Italia che ha preso le misure necessarie per riportare la fiducia ”, afferma il presidente francese, definendo ”lodevole” la scelta di Roma di ”fare appello alla Commissione Ue e all’Fmi” e spiegando come ”il nostro obiettivo non e’ quello di cambiare il governo dell’Italia”.
Anche per l’amministrazione statunitense i governi sono tutto sommato l’ultimo dei problemi: anche se cambiano non cambiano i problemi che i Paesi devono risolvere, ribadiscono i consiglieri del presidente. Gli Usa chiedono pero’ uno sforzo a tutta l’Europa. Obama lo ha detto chiaramente ai leader del Vecchio Continente che ha ripetutamente incontrato in questi due giorni. Facendo pressing soprattutto sulla cancelliera tedesca, Angela Merkel, perche’ metta da parte le ultime resistenze e agevoli la messa a punto di quel sistema anticrisi che dovrebbe scongiurare il temuto ‘effetto a cascata’. Probabile che Obama e la Merkel – visti parlare animatamente prima dell’inizio della seconda giornata del G20 – abbiano affrontato anche il nodo della Bce, che gli Usa vorrebbero ”piu’ forte”, sul modello della Fed americana. Ora che il G20 si e’ chiuso, l’attesa e’ per lunedi’, quando riapriranno i mercati. Allora si vedra’ se le mosse decise a Cannes, quella dell’Italia compresa, saranno accolte dai mercati con quella fiducia auspicata da Obama e Sarkozy.
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