L’allerta di un’ONG sui cosmetici per neonati Salviette e latte detergente per i neonati sono pericolosi? A dirlo uno studio: ci sono ancora troppe sostanze chimiche potenzialmente pericolose o allergizzanti nei cosmetici utilizzati ogni giorno per gli infanti come shampoo, prodotti per il bagno o salviette
Le donne di ONG in Europa, organizzazioni non governative per un futuro comune (WECF),
in luglio e agosto 2015 hanno analizzato 341 cosmetici per bambini venduti in farmacie,
supermercati e negozi bio in Francia e
hanno lanciato un preoccupante avvertimento pubblico che riguarda i cosmetici detergente
utilizzati per i neonati. Sulla base di studi scientifici e le valutazioni sulla
salute dell’Unione europea (Comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori,
CSAS) e l’autorità francese (Agenzia nazionale per la sicurezza del farmaco, ANSM),
questa ONG ha classificato gli ingredienti che compongono questi prodotti secondo
tre categorie: “alto rischio”, “rischio moderato” e “rischio basso o non identificati”.
I risultati di questa indagine mostrano che la stragrande maggioranza dei prodotti
(299) sono composti da ingredienti ad alto rischio che conterrebbero molecole allergeniche,
antibatteriche e antiossidanti “tossici o perturbatori endocrini.” “Ci sono tre ingredienti
o ingredienti classificati ad ‘alto rischio’ nelle famiglie di 299 prodotti: in 19
prodotti tra cui sette salviette trovata una sostanza che contiene allergene (methylisothiazolinone);”
in 54 prodotti tra cui 26 salviette un potenziale ingrediente degli effetti tossici
sulla riproduzione (fenossietanolo); in 226 profumi, prodotti che comportano potenziali
rischi di allergie”. I dettagli dello studio WECF saranno presentati lunedì in un
comunicato stampa che anticipiamo. L’ONG ha anche trovato quattro ingredienti o ingredienti
classificati nella voce di “moderato rischio” in 181 prodotti: l’EDTA, un composto
molto presente nella schiuma dei prodotti (shampoo e bagno schiuma), agenti schiumogeni
a base di solfato (laureth e lauril solfato) che sono potenzialmente irritanti, minerale
di oli, la produzione chimica dell’olio può essere contaminata da impurità come
nanoparticelle. La stragrande maggioranza delle salviette e latte detergente per
i bambini sarebbero, quindi, potenzialmente dannose, sulla base di prove di laboratorio.
“Per esempio i panni usati per pulire i neonati conterrebbero fattori di rischio
cumulativo”. “Sono applicati più volte al giorno sulla pelle di un bambino spesso
irritato. E a peggiorare il tutto ci si metterebbe l’assenza di un risciacquo dopo
l’applicazione che prolungherebbe il tempo di penetrazione delle sostanze contenute
potenzialmente pericolose. Alcune di queste sostanze sarebbero state sospettate
di essere degli interferenti endocrini, ma nascosto sotto una etichettatura falsamente
rassicurante potrebbero essere pericolose nelle prime fasi dello sviluppo del bambino.
L’ONG ha quindi evidenziato in un comunicato che il maggior parte dei prodotti testati
sarebbero “potenzialmente dannosi”. In ogni caso, rileva Giovanni D’Agata, presidente
dello “Sportello dei Diritti”, alla luce di tali preoccupanti dati, senza
destare particolari allarmismi, è corretto l’invito rivolto alla Commissione europea
a rafforzare le normative su tali prodotti. Mentre l’ONG, che si basa su una rete
internazionale di 150 associazioni ambientaliste e organizzazioni femminili presenti
in 50 paesi, chiede il «divieto dei tre ingredienti ad alto rischio in tutti i cosmetici
destinati ai bambini sotto i tre anni».