“L’alternanza scuola-lavoro sotto la lente” Successo per l'incontro organizzato da Piccola Industria di Unindustria Calabria e Piccola Industria di Confindustria Reggio Calabria
Si è svolto presso la sala Convegni di Confindustria Reggio Calabria l’incontro-dibattito “L’alternanza scuola-lavoro sotto la lente” organizzato da Piccola Industria di Unindustria Calabria e Piccola Industria di Confindustria Reggio Calabria. L’evento ha avuto come obiettivo quello di creare un momento di confronto e approfondimento di taglio tecnico-operativo circa il nuovo strumento di formazione rivolto agli studenti di età superiore ai 15 anni, divenuto obbligatorio con la legge 107 del 2015.
Una metodologia didattica, la cui adozione pone l’Italia al passo con gli altri paesi europei, che per raggiungere pienamente le sue finalità necessità di una solida alleanza tra il mondo delle imprese e quello della scuola. Proprio su questo aspetto, nel corso dei saluti istituzionali, ha voluto puntare l’attenzione il presidente di Confindustria Andrea Cuzzocrea: “Con l’Asl si apre una nuova fase che vede il sistema nazionale degli industriali fortemente impegnato nel portare avanti, assieme alla scuola, un percorso che consente di superare quelle criticità che per anni hanno fatto perdere competitività al Paese. Ma ancora prima che ci fosse una normativa a riguardonon siamo stati fermi. Le porte delle nostre aziende sono da sempre aperte ai giovani e agli studenti”.
Il presidente di Piccola industria Confindustria Reggio Calabria Antonino Tramontana, promotore dell’iniziativa, ha voluto creare un momento di ulteriore raccordo tra i principali attori che concorrono alla realizzazione delle attività di alternanza scuola-lavoro.“Il nostro impegno al fianco della scuola nasce da lontano, abbiamo portato avanti negli anni progetti che hanno prodotto risultati molto positivi. Siamo fortemente interessati a sostenere questi percorsi perché convinti che l’azienda sia un luogo di apprendimento attivo, dove gli studenti possono vivere un’esperienza formativa completa. Tra le associate c’è grande entusiasmo e volontà di aprirsi al territorio per fare in modo che i giovani si appassionino alla cultura di impresa”. Significative, in tal senso, sono state le testimonianze offerte dalle realtà produttive reggine che hanno avviato percorsi di alternanza e considerate come “best practices”. L’esperienza di “Fattoria della Piana” è stata raccontata dal presidente Carmelo Basile e dal dirigente scolastico dell’ istituto tecnico per il settore economico ‘R. Piria’ Ugo Neri. Anche il direttore Istituto clinico De Blasi, Eduardo Lamberti Castronuovo, in tandem con il professore Filippo Arillotta del liceo scientifico statale ‘da Vinci’, ha voluto riproporre i tratti salienti di un percorso “altamente qualificante soprattutto sotto il profilo etico”.
La partecipazione di Piccola industria nazionale, grazie all’intervento di Bruno Scuotto, Vice Presidente per Education e Formazione, ha consentito di mettere ulteriormente in luce le potenzialità di questo strumento formativo e la spinta propulsiva che Confindustria intende imprimere all’alleanza e alla corresponsabilità con la scuola. Sul piano delle indicazioni operative si sono spese Carmela Mazza, area Innovazione ed Education di Confindustria, Rossella Mengucci dirigente del Miur e Mirella Nappa, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale.
Nelle conclusioni, che hanno preceduto un vivace ed articolato dibattito con la platea composta da dirigenti scolastici provenienti da tutta la provincia, ilpresidente di Piccola Industria di Unindustria Calabria Aldo Ferrara ha sottolineato il valore che sottende la sfida: “Ho voluto affiancare Antonino Tramontana in queste iniziative di consolidamento del rapporto con le scuole nel territorio. La nostra associazione ha dato dimostrazione di possedere capacità e determinazione per allinearsi con diverse situazioni di innovazione. E non è un caso che si ottengano risultati tanto positivi. Ma si deve fare ancora di più ed è necessario impegnarsi per portare a regime i vari processi, cristallizzando le buone pratiche e incentivandole affinché durino nel tempo”.