Lamezia, alloggi confiscati assegnati a due famiglie rom
redazione | Il 15, Nov 2011
Stamattina la protesta dei cittadini
di ANTONIETTA BRUNO
Lamezia, alloggi confiscati assegnati a due famiglie rom
Stamattina la protesta dei cittadini
Protesta in via Solferino di Lamezia Terme. I tre nuclei familiari che con grandi sacrifici hanno acceso un mutuo per acquistare altrettanti appartamenti in una delle zone più belle e servite della città, sono scesi in piazza per protestare contro la decisione del Comune di adibire i magazzini sottostanti, confiscati ad una famiglia mafiosa della zona, già ospitanti negozi per la vendita di bomboniere ed articoli da regalo, a mini-appartamenti per ospitare due famiglie di etnia Rom. Il trasferimento dal campo Scordovillo questa mattina, dopo che già qualcosa di strano si era notato nella serata di ieri, quando i “nuovi inquilini”, si erano portati nella zona per prendere visione dell’immobile sistemato qualche settimana prima dai tecnici comunali. Tra le modifiche apportate e il cambio di destinazione d’uso, anche l’installazione di una fontana esterna poco gradita ai già residenti. Ennesimo segnale poco chiaro, che si è concretizzato nei fatti alle prime ore di oggi quando i 10 inquilini rom (due famiglie composte da 7 e 3 persone) hanno raggiunto via Solferino per scaricare i pochi mobili e arredare gli spazi. Da qui, l’inizio delle contestazioni e la segnalazione alle forze dell’ordine, alla dirigente dei Servizi sociali del Comune di Lamezia Terme Teresa Bambara e al sindaco Gianni Speranza che si sarebbe detto “sorpreso” nel vedere uno stabile già parzialmente abitato. A detta degli interessati, infatti, il primo cittadino pensava ad un immobile completamente libero. Questo fattore sconosciuto ha dato modo al sindaco e ai suoi uomini, dopo qualche ora di studio circa la risoluzione del problema, a mediare per la sistemazione di una sola famiglia rom che dovrebbe occupare la nuova abitazione per un tempo determinato. Non oltre il 15 di giugno 2012. A tale proposito, l’Amministrazione comunale ha anche diramato un comunicato stampa precisando che “in seguito agli incontri con le famiglie proprietarie degli appartamenti all’interno dello stesso stabile in cui si trovano i beni confiscati, ha deciso di trasferire solo una famiglia e per un tempo limitato”. “Nelle prossime ore – si legge ancora nella nota – sarà adottato un decreto formale per allocare una sola famiglia e per un tempo limitato; nell’altro spazio verranno allocate attività del Comune”. E mentre neppure questa soluzione piace e convince i diretti interessati che hanno proseguito nella protesta e provveduto ad una raccolta firma che ha coinvolto un po’ tutta la zona tra via della Vittoria e via Solferino, dal Comune ribadiscono la prosecuzione di quel “percorso avviato per la sistemazione dei cittadini rom del campo di località Scordovillo, l’abbattimento dei container e la loro collocazione in abitazioni della città”. Da marzo 2011 sono state 15 le famiglie, per un totale di 80 persone, sgomberate da Scordovillo in seguito all’ordinanza della Procura della Repubblica.
redazione@approdonews.it