Lamezia, atto intimidatorio alla giornalista Truzzolillo Una busta con l'ogiva di un proiettile è stata lasciata nel giardino dell'edificio dove abitano i genitori della cronista. Tanti gli attestati di solidarietà
Lamezia Terme – Un atto intimidatorio è stato compiuto nei confronti della giornalista del Corriere della Calabria, Alessia Truzzolillo. Una busta contenente l’ogiva di un proiettile è stata lasciata nel giardino dell’edificio dove abitano i genitori della cronista, a Lamezia Terme. Nella busta, con sopra la scritta “per Alessia” non c’erano messaggi. A renderlo noto è stata la testata. La giornalista è stata già sentita dai carabinieri che hanno avviato le indagini sull’episodio. Del fatto è stata informata anche la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e il procuratore capo Nicola Gratteri ha sentito telefonicamente la giornalista.
NESCI E PARENTELA
«Condanniamo il grave messaggio intimidatorio rivolto alla giornalista Alessia Truzzolillo, del Corriere della Calabria, che si aggiunge ad altri tentativi di condizionare, ostacolare e fermare la libertà di informazione nella nostra terra». Lo affermano, in una nota, i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, che proseguono: «Siamo vicini alla professionista e alla sua testata, ma la solidarietà non basta, è insufficiente, benché necessaria a scoraggiare la ripetizione di simili avvertimenti dal linguaggio mafioso». «Bisogna pur riconoscere – continuano i parlamentari 5stelle – che nella nostra regione la dignità e la libertà della stampa sono calpestate ogni giorno anche dal potere politico, che non tollera la diffusione di notizie scomode, che non le smentisce, che non spiega a livello pubblico e che risolve col rumore mediatico e l’attacco delegittimante ai giornalisti». «Posto – concludono Nesci e Parentela – che quanto avvenuto alla giornalista Truzzolillo non può passare nel silenzio, dobbiamo rilevare una pericolosa recrudescenza delle intimidazioni nei confronti di chi racconta i fatti. Nel contempo, la politica ha da riflettere sullo stato dell’informazione in Calabria, confermata dal diffuso silenzio di parte della stampa rispetto alla bocciatura, del governo centrale, delle nomine dei vertici di Sacal. Ciò significa che in diverse redazioni si pratica l’autocensura per non subire ritorsioni dai palazzi, il che è altrettanto nocivo per la democrazia e per il futuro della comunità».
SINISTRA ITALIANA LAMEZIA TERME
Lo spregevole atto intimidatorio nei confronti della giornalista lametina Alessia Truzzolillo segna un’altra pagina buia per la democrazia e la libertà di informazione nella nostra terra. Siamo vicini a lei, alla sua famiglia, ai giornalisti del Corriere della Calabria e a tutti i giornalisti calabresi che ogni giorno, mettendo a rischio la propria vita, raccontano i fatti che le realtà criminali e spesso non solo criminali vorrebbero mettere a tacere; e lo fanno senza guardare in faccia nessuno. Alessia è un’eccellente professionista, che ha dimostrato di fare il suo lavoro per quello che è il giornalismo: una missione per raccontare la verità e aprire agli occhi ai cittadini.
Diciamo ad Alessia che non è sola. Chiediamo che la politica e la società civile calabresi diano sostegno incondizionato ai giornalisti che come Alessia rompono il muro del silenzio e dell’omertà per mobilitare le nostre coscienze e rendere questa terra più libera e democratica.
SEBI ROMEO
Ancora una volta, ancora una giornalista, ancora un attacco alla libertà di stampa.
La grave e vile intimidazione subita da Alessia Truzzolillo riporta al centro del
dibattito una delicatissima questione per il nostro ordinamento democratico; l’esigenza
di tutela del diritto all’informazione. Già in passato ho interessato il Consiglio
Regionale su questa tematica ed intendo procedere con ulteriori atti che possano
diventare utili strumenti di garanzia per chi svolge liberamente la professione
giornalistica.
Ad Alessia ed alla redazione il mio sostegno e la mia solidarietà, so per certo
che non sarà un gesto vigliacco a fermarne lo spirito di abnegazione verso il diritto
ed il dovere di informare e di informarsi. Nell’attesa che i colpevoli vengano
individuati, mi auguro di poter incontrare quanto prima i vertici regionali dell’ordine
dei giornalisti e del sindacato di categoria per poter discutere delle esigenze
di cui la politica si può occupare.
ANTONIO SCALZO
Il consigliere regionale Antonio Scalzo (PD) esprime “Ferma condanna per il vile atto intimidatorio e piena solidarietà alla giornalista Alessia Truzzolillo e a tutta la redazione del Corriere della Calabria”. “Desta preoccupazione – afferma l’esponente politico – la grave minaccia alla sicurezza della cronista lametina, destinataria di un messaggio tanto vigliacco quanto sfrontato e allarmante. Credo che attorno al tema della libertà di informazione in Calabria e delle ripetute minacce ai giornalisti si debba fare fronte comune, senza divisioni di sorta, a tutela della salvaguardia di un diritto costituzionale, quello garantito dall’articolo 21, che incide direttamente sulle libertà democratiche dei cittadini”.
Aggiunge Scalzo: “Quanto accaduto ad Alessia Truzzolillo è un episodio che indigna e su cui auspico un celere accertamento delle responsabilità da parte delle autorità inquirenti. Alla giornalista del Corriere della Calabria rivolgo un invito ad andare avanti nel suo lavoro, nella consapevolezza che non resterà sola e che la parte sana della Calabria saprà fare quadrato attorno a chi, come lei, si batte quotidianamente per la riaffermazione dei principi di legalità e democrazia nella nostra regione”.
AMOLAMEZIA
Benvenuto Festival Trame e benvenuto Procuratore Generale Gratteri. La ndrangheta lametina non demorde. Vuole manifestare la sua vitalità alzando il tiro delle intimidazioni fino a portarlo ad uno dei massimi livelli, quello dell’informazione incisiva e coraggiosa.
E’ un livello di sfida che la città di Lamezia non può e non deve sopportare. Altro che insorgere contro ipotesi di un nuovo scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale. Le forze sane della città devono auspicare una bonifica a fondo di tutte le contiguità e le zone grigie che sono già venute fuori tra la mafia e alcuni politici e che Alessia Truzzolillo ha magistralmente raccontato sul Corriere della Calabria.
E allora due semplici proposte.
Primo, ritroviamoci in piazza (concordando tutti insieme le associazioni civiche luogo, tempo e modi) per manifestare solidarietà verso Alessia Truzzolillo e la stampa libera.
Secondo. Il Festival Trame faccia di Alessia la sua testimonial a partire dalla inaugurazione di quest’anno, in cui al posto del Sindaco o di politici vari sia lei stessa a presentare sia il Festival, sia e soprattutto l’incontro con il Procuratore Gratteri, perché la nostra ottima giornalista è vittima di questa grave minaccia proprio per avere incisivamente riferito della sua inchiesta Crisalide.
CONSIGLIERE REGIONALE VINCENZO PASQUA
“E’ un gesto inquietante che non indebolirà certo la libertà di stampa e il bisogno di verità”.
Così commenta il Consigliere regionale Vincenzo Pasqua (Oliverio presidente), l’atto intimidatorio indirizzato contro la giornalista Alessia Truzzolillo. “Ad Alessia Truzzolillo, al Direttore Paolo Pollichieni ed ai giornalisti tutti del Corriere della Calabria – dice Pasqua – rinnovo non soltanto la stima per il loro lavoro, ma ribadisco il mio convinto sostegno affinchè in questa nostra regione si affermi sempre di più la pluralità dell’informazione come necessità indispensabile per la circolazione delle idee e la qualità della democrazia. A quanti continuano sulla strada della violenza – termina Vincenzo Pasqua – intossicando i rapporti civili in Calabria, ribadiamo che per quella via l’unico punto di arrivo è la sconfitta non solo dei loro progetti criminali, ma di tutta una comunità che aspira invece a vivere dignitosamente e dare una prospettiva di serenità alle generazioni presenti e a quelle a venire”.
ENZO BRUNO
“Ancora una volta viene preso di mira vigliaccamente chi fa il proprio lavoro con passione e impegno e soprattutto in maniera onesta e trasparente, e che raccontando i fatti senza condizionamenti fornisce un servizio fondamentale alla comunità e alla democrazia”. Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, esprime la propria solidarietà alla giornalista Alessia Truzzolillo, che ieri ha ricevuto una busta con proiettile nel giardino di casa dei propri genitori. “Un atto vile e sconcertante che colpisce una cronista preparata e coraggiosa e tutta la redazione del Corriere della Calabria, diretto da Paolo Pollichieni, ai quali si estende la vicinanza mia e dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro – ha detto ancora il presidente Bruno –. La solidarietà non basta, ne siamo consapevoli: serve la concreta vicinanza delle istituzioni nella legalità e nella correttezza dell’operato amministrativo e politico. Siamo certi che gli inquirenti e le forze dell’ordine individueranno in tempi rapidi i responsabili di questo gesto, mentre noi dobbiamo fare la nostra parte per dare sostegno concreto all’invito a non lasciarsi fermare da chi utilizza il linguaggio della prepotenza e della violenza per mettere il bavaglio all’informazione in una regione come la nostra dove c’è bisogno di conoscere per reagire. La libertà di raccontare le cose come stanno, per contribuire a cambiarle in meglio – conclude Bruno – deve essere tutelata nell’interesse di tutti.”.