Lamezia, Città delle idee ha inaugurato la propria sede "Riscoprire l'importanza del voto d'opinione"
La sera di domenica 16 marzo Città Delle Idee ha inaugurato la propria sede
di fronte la stazione del quartiere Nicastro, nella quale chiunque potrà
recarsi per chiedere informazioni, oppure associarsi e dare il proprio
contributo di conoscenze e competenze.
Dopo una presentazione del metodo di partecipazione inventato
dall’associazione, il presidente Andrea Falvo ha rimarcato l’importanza di
riscoprire i sani valori dello stare insieme, di coltivare emozioni
positive, pensare al bene comune e al futuro delle nuove generazioni.
Sono intervenuti poi due membri del ramo urbanistica dell’associazione, gli
Architetti Alexander Rottura e Guido Cimino. Il primo ha esposto il
progetto di albergo diffuso previsto per Lamezia e per tutti i suoi
quartieri.
Nessuna politica turistica, infatti, è possibile se non c’è la possibilità
di far dormire i turisti in Lamezia. E gli hotel presenti sul territorio
sono pochi. Da qui la ottima pratica degli alberghi diffusi, che in altre
parti d’Italia ed Europa sta avendo enorme successo. Un modo bellissimo per
attirare turisti e far rivivere tutti i centri storici lametini.
L’Arch. Cimino ha poi parlato dei numerosi fondi europei disponibili per
questo tipo di iniziative. Soldi che spesso non vengono spesi, e che
chiedono solo capacità, idee, progettualità seria e un nuovo modo di
concepire la politica del territorio.
Nel suo interveto finale, Falvo ha citato Misasi e la politica cosentina,
che negli anni sono stati capaci di “vedere oltre”, portando l’università
a Cosenza.
Analogamente, i politici catanzaresi sono stati capaci di far realizzare
non solo la cittadella regionale, ma anche l’ospedale e l’università a
Germaneto.
All’appello manca la politica lametina, da sempre brava solo a litigare,
vendersi per poltrone e servire la desolazione attuale, fatta solo di
scippi.
Bisogna rinnovare profondamente la classe dirigente, magari con una capace
di “vedere oltre”, capace ad esempio di guardare alle opportunità che
potrebbe dare un centro di formazione post universitaria, con annesso parco
industriale per consentire a Lamezia di diventare il posto dove i laureati
possano imparare a fare business. Senza parlare di informatica e delle
altre centinaia di cose da fare per attirare ricchezza lavoro e benessere
su Lamezia.
Con il giusto metodo, la rinuncia alle polemiche, e la partecipazione
DEMOCRATICA delle migliori competenze lametine, è possibile costruire una
nuova e forte Città.
Per farlo, però, bisogna imparare dai propri errori, e abbandonare la
cultura del VOTO clientelare o “per favore” a parenti ed amici. Questa è la
vera rovina della nostra terra, il fatto che non riflettiamo quando andiamo
a votare e regaliamo il nostro voto a chi ce lo chiede.
Serve invece riscoprire l’importanza di un VOTO D’OPINIONE, ragionare con
la propria testa e incidere con il proprio contributo per un rinnovamento
culturale e politico della nostra città.