Lamezia, due arresti per rapina a mano armata
redazione | Il 06, Apr 2012
Ai danni del gestore di un distributore di carburante sito in via Salvatore Miceli
di ANTONIETTA BRUNO
Lamezia, due arresti per rapina a mano armata
Ai danni del gestore di un distributore di carburante sito in via Salvatore Miceli
di Antonietta Bruno
LAMEZIA TERME – Due giovani senza precedenti di polizia, M.A di 24 anni e P.G. non ancora diciottenne, sono stati tratti in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme perchè ritenuti responsabili della rapina a mano armata consumatasi ieri sera ai danni del gestore di un distributore di carburanti sito in via Salvatore Miceli. Erano da poco passate le 19,30 quando i due, oggi in manette e con una grave accusa sul capo, con volto nascosto da un passamontagna hanno intimato la loro vittima predestinata a consegnargli l’intero incasso della giornata. Intimazione a mano armata che ha dato i suoi frutti considerato che l’uomo, secondo il successivo racconto proferito alle forze dell’ordine, colpito su più parti del colpo e con la pistola puntata al collo, per evitare il peggio ha consegnato ai malviventi la sua borsa valori. E’ bastato questo per fare allontanare la coppia che con passo spedito, si è dileguata facendosi però notare, oltre che da alcuni passanti, anche da una pattuglia dei Carabinieri poco distante dal luogo del malfatto. Un comportamento ritenuto “sospetto” oltre che insolito il loro, che ha spinto uno dei due militare a inseguire i rapinatori che nel frattempo, per distogliere le attenzioni altrui, si erano dati alla fuga introducendosi in un campo incolto. Forti dell’erba alta, M.A. e P.G. si sono anche liberati degli indumenti che indossavano al momento della rapina, della tracolla del benzinaio poi rinvenuta e con ancora all’interno la somma di 487.80 euro e l’arma utilizzata per intimare l’uomo alla consegna dei soldi. Pistola risultata essere una calibro 7.65 caricata sprovvista di matricola e con all’interno un caricatore monofilare con inseriti tre proiettili. Questi elementi e il racconto dettagliato del benzinaio, sono serviti ad individuare gli autori della rapina, fermati e subito introdotti in carcere il primo, e in un a casa di prima accoglienza il secondo, proprio perchè non ancora raggiunta la maggiore età.
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