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Lamezia, Gianni Speranza saluta i cittadini

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CARE CONCITTADINE E CARI CONCITTADINI,
è giunto al termine il mio impegno da sindaco. Dopo due mandati non ci si può ricandidare.
Sono stati 10 anni difficili, faticosi, nei quali abbiamo fatto insieme significativi passi in
avanti e vissuto momenti esaltanti ed altri, purtroppo, di grande dolore.
Mi sono coinvolto in questo impegno totalmente e, perciò, vorrei inviare un saluto diretto e
personale a ciascuno di voi. Per ringraziarvi innanzitutto per avermi sostenuto nei momenti
difficili e avermi fatto sentire, in tante occasioni, il vostro affetto e la vostra stima. E anche
per avermi criticato o sollecitato rispetto alle insufficienze e ai ritardi dell’amministrazione.
Lamezia in questi dieci anni è stata percepita come un buon esempio di Calabria e di Sud
che provava a cambiare e a riscattarsi. Due pagine straordinarie ed indimenticabili sono
state la partecipazione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al quarantennale
della fondazione di Lamezia e, nel 2011, la visita pastorale di sua Santità Papa Benedetto
XVI.
Insieme abbiamo realizzato opere che hanno cambiato il volto e le abitudini della città:
penso ai due tratti del Lungomare ed al Parco Impastato, agli altri Parchi cittadini che sono
diventati luoghi di socializzazione oltre alla messa in sicurezza di via del Progresso e di
altre fondamentali arterie. E’ stato adottato il Piano strutturale (il nuovo piano regolatore
della città) ed approvato il Piano Spiaggia. Siamo intervenuti profondamente sui servizi
primari che mancavano: fogne, acqua, luce e strade. Abbiamo recuperato e valorizzato beni
rilevantissimi. Sono stati acquistati e riaperti il Teatro Grandinetti ed il Bastione dei Cavalieri
di Malta, sono stati ristrutturati Palazzo Nicotera, in cui è stata collocata la Biblioteca,
il complesso di San Domenico che ospita il Museo civico, il Teatro Politeama, intitolato al
nostro poeta Franco Costabile ed il Museo della Memoria a Sambiase. Il Castello Normanno
Svevo e l’Abbazia Benedettina sono diventati palcoscenici naturali di straordinaria bellezza.
I centri storici, le chiese e le piazze hanno conosciuto interventi di recupero e valorizzazione.
Tanti eventi hanno fatto di Lamezia una città tra le più vive e ricche di occasioni
nella musica, nel teatro e nelle attività sportive e adesso è tornato il Cinema. Lasciamo
importantissime opere avviate come, ad esempio, il nuovo Palazzetto dello sport, il Parco
dell’acqua, il completamento della strada Sant’Eufemia – mare ed il Piano Città che ha un
finanziamento di trenta milioni di euro. Siamo riusciti a fare tutto ciò mentre venivano ripetutamente
tagliati i fondi dei Comuni e la crisi economica mordeva sempre di più, mettendo
in difficoltà i cittadini, le famiglie e quindi anche il nostro Comune. Nonostante ciò non
abbiamo tagliato un euro alle politiche sociali, per i disabili e le fasce deboli, per le azioni di
lotta alla povertà, di inclusione e di accoglienza. Quando penso alla fatica quotidiana di tutti
questi anni, sento che ne è valsa la pena. Abbiamo anche sventato il tentativo di chiudere
il nostro Tribunale ed impedito che il Comune (come qualcuno avrebbe voluto) andasse in
dissesto. Il Comune di Lamezia ha avuto una storia di decennale trasparenza, di contrasto
concreto e quotidiano alla criminalità organizzata e senza gli incidenti giudiziari di altre
città. Abbiamo abbassato notevolmente le indennità del sindaco, degli assessori e i gettoni
dei consiglieri comunali. Quello che lascio, dopo dieci anni, è chiaro e sotto la luce del sole.
Questa lettera, nel rispetto delle norme, vi sarà recapitata all’indomani dell’elezione del
sindaco e del consiglio comunale, ma è stata scritta prima della consultazione elettorale.
Faccio i miei migliori auguri di buon lavoro, nell’interesse della nostra comunità, al nuovo
sindaco ed auspico sinceramente che la città possa andare avanti, ancora avanti. Abbiamo
vissuto e sofferto tutti insieme la tragedia dell’incidente in cui hanno perso la vita otto nostri
concittadini mentre cercavano di trascorrere una giornata felice in bicicletta. Così come
altri episodi tragici. Sono tutti momenti incancellabili nella nostra memoria e nel nostro
cuore.
E vorrei che sapeste che resteranno per sempre con me.
Grazie, quindi, per questi dieci anni straordinari ed intensi.
Un caro saluto, vi abbraccio tutti. AUGURI.
GIANNI SPERANZA
ICOM
Il contrasto tra Comune e ICOM nasce nel 2002. ICOM chiese di realizzare in via del Progresso un grande
complesso commerciale su un terreno agricolo che venne venduto dal suo antico proprietario per 50 mila
euro ad un privato che successivamente, nel giro di un mese, lo ha rivenduto alla ICOM per circa 5 milioni di
euro. I commercianti della città , le loro organizzazioni, i partiti politici si opposero a quell’intervento. Il procedimento
amministrativo, benchè non concluso, venne comunque dichiarato chiuso prima della mia elezione,
nel 2005, a Sindaco della città. Su questi punti sono stati presentati esposti da parte della mia amministrazione
all’autorità giudiziaria. L’ICOM pretende un risarcimento milionario. L’amministrazione comunale ha
cercato di raggiungere un accordo bonario con ICOM, mettendo in atto in ogni caso tutte le procedure e le
argomentazioni a tutela del comune. Nei prossimi mesi ci sarà la causa al Consiglio di Stato e al TAR e successivamente
di nuovo al Consiglio di Stato.
SITUAZIONE FINANZIARIA DEL COMUNE
Nei due anni precedenti la mia elezione non è stato rispettato il patto di stabilità. Nei 10 anni del nostro mandato
invece il patto è sempre stato rispettato. In questi anni si sono anche pagati molti debiti fuori bilancio derivanti da
contenziosi determinati dalle amministrazioni precedenti (ad esempio, un milione di euro per lo studio chiamato
nel 2001 a effettuare gli accertamenti tributari). L’ultimo rendiconto (2014) di questa Amministrazione si è chiuso in
attivo, sufficiente quindi anche a rientrare dal disavanzo degli anni precedenti. Per poter fronteggiare nei prossimi
10 anni eventuali debiti e problemi finanziari che dovessero sorgere in futuro, il Comune ha approvato un piano
di riequilibrio, pur lasciando le imposte comunali tra le più basse dei Comuni calabresi. Nel 2015 il Comune ha
ottenuto inoltre un rimborso dallo Stato sui pagamenti IVA e IRAP per oltre due milioni di euro. Infine, il Comune
vanta un credito di 46 milioni di euro dai contribuenti e ogni anno vengono meno 7/8 milioni di euro di trasferimenti
statali. Tutto ciò avendo sempre assicurato i servizi alla popolazione.
2005
DIECI ANNI VISSUTI… INSIEME