Lamezia, Italia nostra onlus: “Non convince il confronto tra Pd e Sel sul Psc” "Negli ultimi mesi abbiamo rilevato una lunga serie di contraddizioni, maturate, sempre in ambito consiliare, che vanno dalla posizione di chi ritiene necessaria una nuova formulazione del Regolamento edilizio e urbanistico e di chi, per esempio, ha messo in discussione le previsioni edilizie che rappresentano una vera minaccia alla salvaguardia delle zone agricole"
La richiesta di confronto sul Piano strutturale comunale tra Partito democratico e Sel non convince del tutto Italia Nostra. Si ha l’impressione che per giustificare l’approvazione di un Piano qualunque, per tentare di “nobilitare” la fine della consiliatura, si aggrappano ad arte ai principi irrinunciabili della salvaguardia del territorio dopo averlo in parte compromesso in un lungo decennio di permessi a costruire in variante e in deroga al Piano regolatore generale.
Il Partito democratico mette in gioco i dati macroeconomici che hanno messo in ginocchio l’edilizia di nuovo impianto e la crescita zero della popolazione. Mette persino in conto che incentivi e finanziamenti governativi e regionali riguarderanno soltanto le attività di recupero e la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, non scoprendo niente di nuovo visto che ciò era stato evidenziato nel Quadro territoriale regionale paesaggistico ampiamente disatteso dal Consiglio comunale.
Italia Nostra prende atto delle “riserve” del Partito democratico e di Sel sul contenuto del Piano strutturale comunale rispetto al quale, in maniera contraddittoria però, hanno entrambi proposto l’”emendabilità” dell’ultima versione dello strumento urbanistico – comprendente il devastante maxi emendamento – avallata, con grave responsabilità, nella specifica Commissione del Consiglio comunale dall’intera coalizione di centrosinistra. Oggi si riprendono temi quali “rispetto del territorio e delle sue caratteristiche, del risparmio del suolo e del recupero dell’urbanizzato”. Ne prendiamo atto
Italia Nostra la ritiene una sua vittoria.
Nel corso degli ultimi mesi, Italia Nostra ha rilevato una lunga serie di contraddizioni, maturate, sempre in ambito consiliare, che vanno dalla posizione di chi ritiene necessaria una nuova formulazione del Regolamento edilizio e urbanistico e di chi, per esempio, ha messo in discussione le previsioni edilizie che rappresentano una vera minaccia alla salvaguardia delle zone agricole.
Ora, ai precedenti dubbi espressi da autorevoli rappresentanti della maggioranza in Consiglio comunale, il gruppo Sinistra ecologia e libertà,pare voglia muoversi in sintonia con il Partito democratico del governatore Oliverio, sembra voler sposare i principi ispiratori della cultura urbanistica più avanzata fondata sui temi del risparmio di suolo.Non vorremmo fosse una posizione di “comodo politico” utile per tentare, in vista delle prossime elezioni comunali , di ricompattare la coalizione di centrosinistra piuttosto che in direzione della salvaguardia del territorio.
La fretta è cattiva consigliera. Non è assolutamente pensabile che nelle poche ore che rimangono per la fine della consiliatura sia possibile produrre un Piano di qualità, viste le sostanziali modifiche che si dichiara di voler apportare.
Ribadiamo che Mario Oliverio,presidente della Regione Calabria, in un recente incontro ha condiviso in pieno la posizione di Italia Nostra,sul consumo zero .
Il destino del territorio non può essere affidato a un semplice e frettoloso “scambio di idee” . Peraltro, le modifiche sostanziali indicate nei due recenti interventi di Sel e del Pd non possono essere apportate come se il Piano fosse un semplice mosaico di tessere multicromatiche in mano ai diversi consiglieri comunali che, nello spazio di poche ore “integrerebbero” un Piano “a piacere”, pur di arrivare a una approvazione qualsiasi “nel più breve tempo possibile”.
La stessa necessità – come sostiene Sel – di “definire meglio tecnicamente nel dettaglio” il Piano, non è assolutamente coniugabile con la urgente necessità di tutela del territorio e soprattutto di norme chiare per una gestione trasparente delle attività edilizie connesse all’attuazione del Piano stesso.
Poi, la genericità delle soluzioni da ultima ora di chi suggerisce un “notevole ridimensionamento delle aree di insediamento diffuso“ non può essere praticata con un gioco di matite, di colori, di rammendi e di taglia e cuci al buio. Né si comprende come possano essere scongiurate le gravi “derive particolaristiche” di cui parla Sel.
In conclusione, Italia Nostra è assolutamente contraria a Piani pasticciati, contraddittori e con norme confuse e confusionarie, foriere di corruzione delle coscienze e del territorio. Peraltro, la presa di coscienza dell’ultima ora è in aperta contraddizione con l’intera filosofia che ha animato il Piano così come è stato confezionato, come per esempio per il recupero dei centri storici fondato su complesse e contraddittorie pratiche perequative. È evidente, quindi, che le eventuali “modifiche” comporterebbero l’elaborazione di un nuovo Piano. Non soltanto per le ragioni sopra esposte ma anche e soprattutto perché i principi ispiratori di uno strumento urbanistico che si rispetti devono essere adeguati al Quadro territoriale paesaggistico regionale e alla necessità di armonizzare il patrimonio edilizio esistente con le esigenze di funzionalità urbana rimaste assolutamente insoddisfatte. Infine – e non è cosa di poco conto – non è forse necessario adeguare il Piano strutturale tenendo conto anche dei numerosi progetti d’iniziativa privata approvati, negli ultimi mesi, su aree destinate a servizi generali?
Italia Nostra è assolutamente contraria ad approvazioni che pregiudicano la salvaguardia del territorio e impediscono una gestione trasparente del Piano strutturale.
Una ultima considerazione :i principi di cui sopra nessuno pensi che possano essere derogati e dimenticati nel vaglio delle istanze presentate ed accettate nelle cosiddette ‘manifestazioni di interesse’!
Cancellare l’area urbanizzabile non significa in automatico rimuovere i nuovi inserimenti sparsi,peraltro senza nessuna logica sul territorio.
Da solo tutto ciò basterebbe a ferire irreparabilmente il già devastato nostro territorio.Non si dica una cosa per fare esattamente il contrario!
Italia Nostra Onlus, sezione di Lamezia Terme