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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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Lamezia, la Polizia municipale identifica i vandali che il I maggio hanno devastato il parco XXV aprile

Lamezia, la Polizia municipale identifica i vandali che il I maggio hanno devastato il parco XXV aprile

| Il 22, Mag 2013

Si tratta di cinque minorenni che sono stati tutti deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro per il reato di danneggiamento aggravato in concorso

Lamezia, la Polizia municipale identifica i vandali che il I maggio scorso hanno devastato il parco XXV aprile

Si tratta di cinque minorenni che sono stati tutti deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro per il reato di danneggiamento aggravato in concorso

 

 

Grazie ai filmati delle camere di sorveglianza, debitamente studiati e attenzionati,
ed ad una continua attività di appostamenti, il nucleo di Polizia Giudiziaria della
Polizia Municipale, coordinato dal Dirigente dott. Salvatore Zucco, è riuscita ad
identificare tutte le persone che il primo maggio, quindi a pochi giorni dall’inaugurazione,
effettuate alla presenza di S.E. Il Prefetto e di altre autorità, hanno vandalizzato
il parco fluviale XXV Aprile, accanendosi in particolare contro il manufatto rurale
di grande pregio ivi esistente.

Si tratta di cinque minorenni, lametini, residenti nei pressi dell’area comunale
attrezzata, di età compresa tra i quindici e i dodici anni, che per oltre 30 lunghi
minuti si sono sfidati al lancio di pietre e bastoni contro il malcapitato edificio
pubblico. Un “gioco colletivo” malsano che ha frantumato tutti vetri del manufatto
(una parte era gia stata divelta prima) e ne ha deturpato la facciata, costruita
con vecchi mattoni in argilla.

Il tutto è successo in pieno giorno, tra le 17 e le 18 circa del primo maggio u.s.

Dagli accertamenti è altresì emerso che, precedentemente, almeno due dei ragazzi
individuati aveva commesso simili atti a danno del manufatto.

Sono stati gli stessi, già avvezzi a consimili fatti, che hanno avvisato gli altri
amichetti delle camera di sorveglianza ivi presente, consigliando, come poi è stato
fatto, di coprirsi il viso durante il raid.

Tutti i ragazzi, sono stati ascoltati dalla Polizia Muncipale con i genitori al seguito,
e dinanzi alla evidenza delle immagini non hanno potuto far altro che ammettere la
loro responsabilità di fronte ai genitori esterreffati del comportamento dei figli.

I cinque sono stati tutti deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale
per i Minorenni di Catanzaro per il reato di danneggiamento aggravato in concorso.
Per gli imputabili (i due che hanno compiuto i 14 anni) sarà aperto un vero e proprio
procedimento penale, mentre per i minori degli anni 14 i procedimenti amministrativi
previsti dalla giustizia minorile.

Uno dei cinque ragazzi era già stato attenzionato dalla Polizia Municipale e deferito
al Tribunale dei minori per i reati di stalking e violenza privata nei confronti
di coetanei.