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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Lamezia, l’assessore comunale alla Cultura Grasso si dimette

Lamezia, l’assessore comunale alla Cultura Grasso si dimette

| Il 18, Nov 2011

Durante una conferenza stampa le motivazioni, prima fra tutte “le anomalie circa il finanziamento comunale di 100 mila euro ad una scuola privata”

di ANTONIETTA BRUNO

Lamezia, l’assessore comunale alla Cultura Grasso si dimette

Durante una conferenza stampa le motivazioni, prima fra tutte “le anomalie circa il finanziamento comunale di 100 mila euro ad una scuola privata”

 

 

L’assessore alla Cultura del comune di Lamezia Terme lascia la Giunta Speranza. Una decisione maturata già qualche mese fa la sua, anche se annunciata “a sorpresa” solo ieri nel corso di una conferenza stampa sul laboratorio “Capusutta” e chiarita questa mattina nel corso di un secondo incontro con i giornalisti, partirebbe dalla consapevolezza che mancherebbe quella sintonia auspicata tra macchina comunale e prosecuzione del progetto culturale nelle idee dell’assessore. Tano Grasso, presidente onorario della Fondazione antiracket e da 18 mesi nella Giunta Speranza, non ha parlato di fallimento, bensì di coscienza di quanto difficile riesca, nella città della Piana, lavorare rompendo gli schemi. Il tutto partirebbe dei continui botta e risposta, anche sulla stampa, con l’associazione Ama Calabria e le <<anomalie circa il finanziamento  comunale di 100mila euro, più locali e utenze, ad una scuola privata>>. Tutto questo all’assessore che intende invece concentrarsi sulla valorizzazione di tutti i talenti locali piuttosto che <<cristallizzare l’attenzione sui soliti bravi>>, non piace. Tano Grasso intende concentrarsi su iniziative quali “Trame” e “Capusutta” che si muovono sulla logica della “fruizione” piuttosto che su quella della “partecipazione” poiché <<c’è differenza tra produrre cultura e assistere a concerti>> e questo per quanto belli e interessanti possano essere. Altro punto importante della decisione. Ovvero la classica <<goccia che ha fatto traboccare il vaso>> è stato la pubblicazione di un pezzo su “Repubblica” a firma del giornalista Corrado Augias. Il giornalista, nel suo pezzo, ha criticato l’operato dell’assessore lametino che avrebbe sacrificato la crescita dell’Ama Calabria tagliando finanziamenti e non consentendo che la storica associazione musicale continuasse ad avere i benefici dell’Amministrazione Comunale. <<Tutte cose non vere>> secondo Tano Grasso, che ha ribadito la sua idea di volere <<riaprire il recinto per fare entrare aria nuova>>. <<Solo se si da la possibilità a tutti di lavorare c’è più concorrenza e sviluppo>>. Sviluppo culturale, quello che mancherebbe a Lamezia e che non fa più lavorare bene chi da vent’anni combatte tutte le forme di soprusi. Nota è la sua battaglia contro le ‘ndrine e la vita “blindata” che conduce proprio per essersi opposto al potere mafioso. Queste, in linea di massima, gli elementi base della decisione di Tano Grasso. Decisione non condivisa dal resto della Giunta, dall’intera amministrazione comunale e in primis del sindaco Gianni Speranza che anche oggi lo ha esortato ad un ripensamento. A quanto pare però, la via porta delle dimissioni è stata varcata, con una sola riserva. Quella di un ultimo atto ufficiale da parte di Grasso. Una lettera che l’assessore, in qualità di assessore alla Cultura del Comune di Lamezia Terme, invierà nei prossimi giorni al giornalista Augias. Subito dopo l’abbandono della carica da membro di Giunta ma non della città per la quale continuerà a lavorare, dedicandosi con maggiore enfasi alle attività dell’associazione antiracket.

Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, durante la conferenza stampa dell’assessore alla Cultura, Tano Grasso, è intervenuto per ringraziare il presidente onorario della Federazione antiracket per le parole spese nei suoi confronti.

“Da questa vicenda – ha detto il sindaco –  il sentimento reciproco ne esce rafforzato. Tano Grasso ha dimostrato di voler bene alla nostra città, con la quale era già legato profondamente attraverso l’associazione antiracket che è nata anche grazie a lui. Un  legame con la città che si è intensificato in questi 18 mesi di collaborazione e proprio per questo lo invito pubblicamente a rifletterci e possibilmente a ripensarci”. 

redaszione@approdonews.it