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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 03 DICEMBRE 2024

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Lamezia, Miletta replica a Mascaro In una nota, il coordinatore provinciale di Sel, Fernando Miletta, non placa la polemica aperta da "Lamezia Insieme" sulla questione delle liste "pulite"

Lamezia, Miletta replica a Mascaro In una nota, il coordinatore provinciale di Sel, Fernando Miletta, non placa la polemica aperta da "Lamezia Insieme" sulla questione delle liste "pulite"
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Come al solito Paolo Mascaro, invece, di entrare nel merito delle posizioni politiche espresse da “Lamezia Insieme” circa l’esigenza assoluta di avere liste pulite e non “infiltrate” da persone non degne, risponde in maniera scomposta e nervosa pur – si badi bene – non essendo mai stato citato.
Evidentemente ha la coda di paglia e si permette di accusare di fallimento politico chi ha garantito da dieci anni un’amministrazione mai toccata da sospetti di malaffare e in cui la ‘ndrangheta è stata tenuta fuori dai palazzi istituzionali.
Dovrebbe chiedere scusa ai lametini per quello che è successo e che, ancora una volta per responsabilità diretta sua e del centrodestra, ha portato Lamezia Terme alla ribalta della cronaca nazionale con un candidato presente in una sua lista di appoggio arrestato con accuse di gravità assoluta.
Mascaro, senza alcun ritegno, e udite, udite con Cesa alla sua sinistra e Talarico alla sua destra accusa di fallimento politico altri, quando sarebbe bastato semplicemente guardarsi intorno per capire che i veri esempi li ha al proprio fianco, dietro con Galati e ancora più dietro con Berlusconi.
Nessuna risposta circa la posizione politica di “Lamezia Insieme” che ha chiesto, come la lista di Piccioni ha già fatto, di inviare i nominativi dei propri candidati-sostenitori alla Commissione Antimafia, nessuna risposta su come sia stato possibile che un suo candidato sia stato arrestato per traffico internazionale di droga pur avendo, come precisato il rappresentante di lista Cdu, vagliato ed avallato le medesime liste.
Mascaro spieghi, senza innervosirsi, perché ha permesso al sen. Piero Aiello, indagato nell’inchiesta di mafia “Perseo” ( e per il quale la Distrettuale aveva richiesto anche l’arresto) di presentare e sostenere candidati che sono impegnati a raccogliere voti anche per lui.
Se Mascaro davvero, come va pontificando ipocritamente, tenesse alla trasparenza e al ripudio della ‘ndrangheta in ogni sua manifestazione, non avrebbe dovuto permettere tutto ciò, tenendo lontano dalla campagna elettorale chi, come proprio Aiello, è impelagato in inchieste su voto di scambio con le cosche lametine.
E’ chiaro che il suo è un atteggiamento “bipolare”: dice una cosa con assoluta veemenza e, poi, fa esattamente l’opposto arrabbiandosi e facendo addirittura l’offeso se viene scoperto.
Quella della selezione ed accettazione dei candidati di lista è una delle fasi in cui la politica (quella seria, non ipocrita e populista) deve far valere i propri valori nell’interesse della trasparenza, del rispetto verso gli elettori e verso le istituzioni democratiche.
Una fase in cui si devono fare meno proclami da sceriffo americano e più fatti concreti.
Qualcuno a lui vicino, dunque, spieghi a Mascaro che con le chiacchiere non si ottiene nulla e che bisogna tenere gli occhi e le orecchie ben aperte. I lametini sono stati già scottati dal centrodestra lametino e sapranno dare la giusta risposta il prossimo 31 maggio.

Fernando Miletta
Coordinatore Prov.Le Catanzaro