Lamezia, Risposta dell’amministrazione comunale sulle illazioni di presunta incompatibilità dell’Assessore Pietro De Sensi
redazione | Il 09, Giu 2011
La risposta di Gianni Speranza
Lamezia, Risposta dell’amministrazione comunale sulle illazioni di presunta incompatibilità dell’Assessore Pietro De Sensi
La risposta di Gianni Speranza
LAMEZIA TERME – Una lettera inviata via mail, firmata con un nome di fantasia (Giovanni Ruberto) utilizzando un indirizzo falso (Piazza della Repubblica n. 1) è stata nei giorni scorsi pubblicata nelle pagine locali di un quotidiano, successivamente è stata ripresa dal segretario cittadino di IDV, e così il caso dell’inesistente incompatibilità dell’Assessore Pietro De Sensi è diventata persino oggetto di interrogazione in Consiglio comunale da parte del capogruppo PDL.
E’ quindi utile, oltre che necessario, che l’Amministrazione comunale chiarisca e ribadisca i reali termini della questione.
I fatti: il Dott. Pietro De Sensi è dirigente amministrativo a tempo indeterminato della Direzione Generale dell’Arpacal. In questa veste, e successivamente alla nomina ad assessore, il Commissario Straordinario dell’Arpacal gli ha chiesto di assumere temporaneamente (fino all’insediamento dei nuovi Organi dell’Ente) anche le funzioni di Direttore Amministrativo.
Incarico per il quale il Sindaco si è compiaciuto nel rafforzato convincimento di avere scelto bene per la sua squadra, trattandosi di una persona le cui qualità vengono apprezzate e valorizzate anche dall’attuale Commissario Arpacal Dott.ssa Santagati, che ha effettuato una scelta puramente meritocratica.
La Legge: per sacrosanto principio costituzionale ogni cittadino è libero di ricoprire cariche pubbliche, elettive e amministrative. Le eccezioni sono possibili ma le stabilisce soltanto il legislatore e, proprio in quanto norme eccezionali, esse vanno applicate in maniera rigorosa e strettamente letterale.
Non esiste nessuna Legge che pone l’incompatibilità tra la carica di Assessore comunale e l’incarico di Direttore Amministrativo dell’Arpacal. L’anonimo, nascosto dietro il falso nome Giovanni Ruberto, si avventura mettendo insieme la Legge nazionale che pone l’incompatibilità tra la carica di assessore e quella di Direttore delle Aziende Sanitarie e la Legge Regionale n. 2 del 1996 che, secondo questa tesi, estenderebbe detta incompatibilità alle corrispondenti cariche dell’Arpacal.
Peccato che questa Legge regionale è abrogata dal 2004, come pure dallo scorso anno è abrogato l’art. 11, comma 9, della Legge Regionale n. 20 del 1999 istitutiva dell’Arpacal che la richiamava espressamente trattando la materia dell’incompatibilità dei direttori dell’Arpacal.
Insinua inoltre l’anonimo scrittore una seconda inesistente incompatibilità relativa alla delega sull’ambiente affidata all’Assessore De Sensi sulla base di un asserito rapporto di controllore/controllato tra l’Arpacal e il Comune. Anche su questo la Legge è chiara e tiene conto che il bene “ambiente” è un patrimonio che appartiene indistintamente alla collettività: Arpacal ed Enti Locali vengono posti in stretta sinergia, prevedendo la possibilità di intese istituzionali e rapporti di collaborazione. Con lealtà, nel rispetto delle competenze e dei ruoli. Come certamente fanno sia l’Arpacal che il Comune di Lamezia Terme. E come sta dimostrando di fare Pietro De Sensi.