Lamezia Terme, al via “Vacantiandu 2011”
redazione | Il 10, Dic 2011
La prima rassegna teatrale in vernacolo, partirà il 22 dicembre al teatro Politeama con lo spettacolo “Troni e lampi” della compagnia Hercules di Catanzaro e terminerà il 17 marzo
di KETTY RIOLO
Lamezia Terme, al via “Vacantiandu 2011”
La prima rassegna teatrale in vernacolo, partirà il 22 dicembre al teatro Politeama con lo spettacolo “Troni e lampi” della compagnia Hercules di Catanzaro e terminerà il 17 marzo
di Ketty Riolo
La compagnia teatrale “I Vacantusi” dopo due anni di gestazione, ha portato alla luce un sogno che coltivava da parecchio tempo. Il sogno era quello di poter organizzare una vera rassegna teatrale in vernacolo battezzandola “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme. L’associazione teatrale presieduta e diretta da Alfonso Morelli, nasce in un’aula della scuola per l’infanzia G. Rodari del IX circolo di Lamezia Terme, come laboratorio teatrale. Poi dal modesto successo ottenuto con la rappresentazione “Na jurnata ‘ntra ruga”, testimoniato dagli spettatori, dalla stampa e dalle tv locali, si capì subito che stava per nascere una compagnia amatoriale teatrale in vernacolo e allora, sull’onda dell’entusiasmo si cercò di affinare ancora di più e di perfezionare, sia il testo che la tecnica teatrale. Con la successiva opera teatrale “A ricchezza ‘u d’è cuntitizza”, commedia in vernacolo lametino, presentata in anteprima il 3 luglio del 2009, l’associazione “I Vacantusi” si rende conto che l’attività, pur sempre restando nel settore amatoriale, sta diventando uno strumento sempre più apprezzato e richiesto dagli amanti del teatro in vernacolo, e cresce la consapevolezza dell’essere attori dilettanti dello spettacolo teatrale, in una parola Vacantusi. Il 7 settembre dello stesso anno la compagnia teatrale viene invitata a partecipare alla 25° rassegna/concorso teatrale in vernacolo nel comune di S. Costantino Calabro (VV), ottenendo due riconoscimenti importanti: migliore attore protagonista a Sergio Falvo e migliore scenografia. Intanto il presidente Alfonso Morelli ha allestito per la nuova stagione un’opera inedita dal titolo “chini ‘un spera miaghjiu mu’ spira”, che in chiave comico-satirica, affronta la problematica socio culturale del sentimento della speranza rappresentando, quella che alcuni utilizzano nella vita per riuscire a sopravvivere: l’arte della truffa. La prima rassegna teatrale in vernacolo – Città di Lamezia Terme – prenderà ufficialmente il via il 22 dicembre presso il teatro Politeama con lo spettacolo “Troni e lampi” della compagnia Hercules di Catanzaro, regia di Piero Procopio e terminerà il 17 marzo. Ad anticipare l’inizio della rassegna un interessante convegno che si terrà domenica 11 dicembre al teatro Umberto, al quale parteciperanno illustri ospiti per discutere sull’importanza del teatro popolare come strumento per il recupero dell’identità e della memoria. Un sogno divenuto realtà, quello della rassegna teatrale in vernacolo, che si è concretizzato grazie all’impegno dell’amministrazione comunale di Lamezia Terme, e con il patrocinio della provincia di Catanzaro e della presidenza del Consiglio regionale della Calabria. Per dare ulteriore valenza al progetto anche fuori dal contesto provinciale si è affiancato il club UNESCO di Lamezia Terme, nella persona del Dott. Mauro Vasta e dell’ Avv. Sergio Tomaino e la Federazione Italiana Teatrale Amatoriale che promuove ed organizza numerose manifestazioni nazionali, corsi di avviamento al teatro e di perfezionamento della tecnica teatrale, incentivando lo scambio tra le tradizioni dei territori nazionali e dell’Italia con nazioni estere, assicurando anche la continua assistenza normativa e fiscale per la gestione delle associazioni. Lo scopo della rassegna non è soltanto quello di creare dal nulla una passerella di compagnie teatrali amatoriali e non solo (le compagnie invitate infatti rappresenteranno quasi tutti i dialetti regionali calabresi, con la partecipazione straordinaria del Teatro stabile Nisseno di Caltanisetta), ma dare uno scopo anche umanitario allo spettacolo. Il ricavato al netto delle spese sarà devoluto alla cooperativa Le Agicole di Lamezia Terme, al fine di finanziare un progetto di fattoria sociale, per l’inserimento di ragazzi diversamente abili nell’agricoltura biologica.
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