Lamezia, confiscati beni a 2 esponenti cosca ‘ndrangheta La confisca ha avuto come oggetto due ville, un appezzamento di terreno e tre autovetture, per un valore complessivo di oltre 450.000 euro
Nei giorni scorsi, le fiamme gialle lametine, coordinate dalla procura distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione ad un decreto emesso dal Tribunale di Catanzaro, sulla base di un’informativa delle fiamme gialle a mezzo del quale sono state applicate misure di prevenzione personali e patrimoniali, ex d.lgs. 159/11, nei confronti di due esponenti della criminalità organizzata locale.
Il provvedimento della magistratura, già eseguito dai finanzieri, ha riguardato, in particolare, l’applicazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, nonché una confisca di beni, a carico dei prevenuti, i quali, all’esito delle indagini, sono stati ritenuti socialmente pericolosi, poiché indiziati di appartenere ad una agguerrita organizzazione ‘ndranghetistica operante in Lamezia Terme, dedita al compimento di gravi reati, dei cui proventi hanno vissuto abitualmente, in modo agiato, per decenni.
Le indagini della Guardia di Finanza si sono basate su approfondimenti di polizia economico-finanziaria, istituzionalmente svolte dal corpo, finalizzati ad aggredire i patrimoni illeciti accumulati dagli appartenenti alla criminalità organizzata attraverso i proventi delle svariate attività criminali compiute negli scorsi anni.
Gli accertamenti patrimoniali e reddituali delle fiamme gialle, infatti, hanno dimostrato che i beni confiscati erano di valore del tutto sproporzionato ed ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati ed al tenore di vita mantenuto dagli indiziati. In particolare, la confisca ha avuto come oggetto due ville, un appezzamento di terreno e tre autovetture, il tutto risultato nella disponibilità concreta dei prevenuti, per un valore complessivo di oltre 450.000 euro.