Lamezia Terme, è morto il giudice Romano De Grazia Il presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione aveva 83 anni
È morto all’età di 83 anni il giudice Benito Romano De Grazia, lametino, presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione, fondatore del Centro studi regionale “Giuseppe Lazzati”. Magistrato di lungo corso, De Grazia dal 1993 ha portato avanti la battaglia in tutta Italia sulla proposta di legge Lazzati che vieta la propaganda elettorale ai sorvegliati speciali e che punisce anche i candidati che accettano il sostegno della mafia. De Grazia è stato anche candidato sindaco a Lamezia nelle elezioni comunali del 1993 e nel 1994 si candidò alla Camera dei deputati. Da anni viveva a Falerna Marina.
ROBERTO OCCHIUTO
“La scomparsa del giudice Romano De Grazia mi addolora profondamente. Combattivo e instancabile nella sua lotta per la legalità, tanto da far approvare la legge contro il voto di scambio, De Grazia è l’emblema della Calabria migliore, quella onesta che non si arrende di fronte al malaffare”. Lo afferma il vicepresidente vicario del gruppo Camera Forza Italia, Roberto Occhiuto, apprendendo la notizia della scomparsa del magistrato che ha portato avanti con forza in tutta Italia la battaglia sulla proposta di legge Lazzati che vieta la propaganda elettorale ai sorvegliati speciali e che punisce anche i candidati che accettano il sostegno della mafia. “Un uomo che si è impegnato anima e corpo nelle sue battaglie e il cui esempio deve rimanere sempre vivo. Non bisogna dimenticare il suo interesse per i giovani a cui insegnava ad avere coraggio e a non arrendersi mai.Sfidando la mafia, ha avuto il grande merito di scuotere le coscienze in una terra difficile e problematica in cui ancora molto c’è da fare”.
CGIL
La Calabria con la scomparsa del Giudice Romano De Grazia ha perso un tenace protagonista della lotta alle mafie, un uomo di straordinaria rettitudine morale che non esitò a misurarsi anche in politica con l’unico scopo di portare nelle Istituzioni il germoglio della legalità di cui è stato non solo custode ma soprattutto indefesso divulgatore.
Un Magistrato di grande equilibrio, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, ma prima di tutto un grande Calabrese ed un capace servitore dello Stato, grazie al suo instancabile impegno, istituzionale, politico e sociale, lascia un grande vuoto, ma anche immensi insegnamenti, di cui la Calabria tutta saprà farne tesoro.
Un impegno quello del Giudice De Grazia mai venuto meno, anche quando fu provato da un grande dolore per la scomparsa prematura della adorata figlia. Da questa tragica vicenda familiare trasse invece rinnovato impegno e dedizione impegnandosi nel Centro Studi Lazzati, di cui fu fondatore e infaticabile animatore, e che é stato da anni fucina di protagonismo politico ed istituzionale.
La Legge Lazzati contro il voto di scambio, pur con le limitazioni maturate durante l’iter parlamentare di approvazione, rappresenta uno strumento di lotta alle Mafie al quale la Cgil a tutti i suoi livelli ha sempre creduto ed alla quale non ha mai fatto mancare il suo appoggio, testimoniato da diverse iniziative a livello Regionale e Nazionale.
Al Giudice De Grazia, un uomo che ha fatto della militanza nel fronte antimafia una ragione di vita, va il ricordo ed il ringraziamento, ed alla sua famiglia il sentito cordoglio della Cgil Calabria e di tutti i suoi dirigenti ed iscritti.