Lamezia, Trame lascia segni di memoria nella città Lotta alle mafie tramite la cultura e la memoria
Due progetti: “Meglio il lupo che il mafioso…a zonzo per la Calabria” per le Primarie e “Segni di memoria” per le scuole medie.
Obiettivo: diffondere tra i giovanissimi il verbo della lotta alle mafie tramite la cultura e la memoria.
Bilancio: 1000 alunni, 5 scuole, 30 incontri, 5 installazioni come segni della memoria in altrettanti luoghi simbolo della cittá, 200 disegni, in parte diventati una raccolta grazie alla collaborazione della Professoressa Pirelli, nuove sinergie con associazioni e la collaborazione sempre attenta delle Istituzioni cittadine.
Piazza Italia, a Sant´Eufemia, è stata palcoscenico per i piú piccoli delle scuole Primarie ‘Manzoni-Augruso’, ‘Borrello-Fiorentino’, ‘Nicotera-Costabile’, ‘Perri-Pitagora’, ‘Don Milani’ e per gli alunni della Scuola media dell´IC Sant’Eufemia nella prima della due giorni conclusiva dei progetti di Trame a scuola.
Tanti i temi affrontati nei lavori dei ragazzi: la giustizia, la denuncia, la lotta all’omertà, ma anche il mare, non esente dagli interessi della criminalità e protagonista dell’opera “il nostro mare” composta da 2.500 pietre.
Raccolte sulla spiaggia lametina, colorate dagli alunni e diventate un bellissimo mosaico curato dagli alunni della Scuola media dell´IC Sant’Eufemia sotto la guida della Professoressa Scarpino e del Professore Cimino, l´opera sarà in seguito sistemata nella stazione di Lamezia, grazie alla disponibilità della rete ferroviaria Italiana.
La mattinata è proseguita con il bel ricordo riservato ai giudici Falcone e Borsellino attraverso la rappresentazione di uno spettacolo di pupi siciliani portato da Angelo Sicilia e ideato dall’Associazione culturale marionettistica popolare siciliana.
E la Fondazione Trame, con gli alunni di altre due scuole lametine si sono dati appuntamento questa mattina per l’installazione di due steli commemorative nelle centrali via Aversa e Precenzano e Corso Giovanni Nicotera.
La prima tappa di giornata è stata proprio nella strada (già via dei campioni) dedicata al Sovrintendente di Polizia Salvatore Aversa e alla moglie Lucia Precenzano che qui vennero vilmente trucidati la sera del 4 gennaio 1992.
All´introduzione del sindaco della Città Paolo Mascaro – che ha espresso l’importanza di iniziative come questa affinché le nuove generazioni facciano sì che la criminalità venga sconfitta – e della coordinatrice del progetto Trame a scuola Maria Teresa Morano, è stata svelata la targa con la rappresentazione dei due coniugi realizzata dalla scuola ‘Perri-Pitagora’.
«La memoria è essenziale poiché forma il senso civico di una persona» ha detto il curatore del progetto Fabio Truzzolillo rimembrando, appunto, l’importanza di trasmettere ai più giovani la storia.
A ricordare la cosiddetta Notte di Lamezia, sono intervenuti anche i ragazzi, autori della targa, che hanno tracciato un ritratto del Sovrintendente.
La carovana tramata si è poi spostata verso il principale corso cittadino per svelare la stele dedicata a Francesco Ferlaino, il magistrato freddato da ignoti sicari mafiosi il 3 luglio 1975.
A scoprire la tridimensionale opera l’omonimo giovane nipote del giudice che, insieme ai famigliari, con a capo i figli Pino e Rosetta e il genero, il giudice Greco, hanno parlato dell’uomo Francesco Ferlaino, un nonno, un padre presente e affamato di cultura e giustizia.
Nel ringraziare la Fondazione Trame per il lavoro fatto nelle Scuole, la Dirigente Primavera ha dato lettura di “lettera al Giudice Ferlaino” ribadendo la forza dell´essere un popolo che insieme puó sconfiggere le mafie educando le giovani generazioni alla memoria.
Si ringrazia la Sezione lavori del Comune di Lamezia Terme che provvederá all´installazione definitiva delle cinque steli nei “luoghi della memoria”.
La mostra “segni di memoria” (con tutte le installazioni) sará visibile nel chiostro di San Domenico dal 15 al 19 giugno 2016 durante il Festival Trame.