Lamezia: tutto pronto per il terzo appuntamento con i “Segni del 900”
redazione | Il 10, Mag 2012
Il professore Emilio Gentile, sabato, terrà una lectio magistralis su “Mussolini, il fascismo e la via italiana al totalitarismo”
Lamezia: tutto pronto per il terzo appuntamento con i “Segni del 900”
Il professore Emilio Gentile, sabato, terrà una lectio magistralis su “Mussolini, il fascismo e la via italiana al totalitarismo”
Nell’ambito della rassegna “Segni di ‘900” sabato 12 maggio Lamezia ospiterà un evento prestigioso. Sarà di scena infatti per il terzo appuntamento dopo Galli Della Loggia e Villari, il professor Emilio Gentile con una lectio magistralis su “Mussolini, il fascismo e la via italiana al totalitarismo”. La lezione si terrà all’Auditorium del Liceo T. Campanella alle ore 18 ed è aperta agli studenti delle ultime classi delle scuole superiori.
Storico di fama internazionale, è stato insignito di diversi premi fra cui il Premio Hans Sigrist attribuitogli dall’università di Berna nel 2003 per i suoi studi sulle religioni della politica. Molti dei suoi libri sono stati tradotti in diverse lingue. I suoi studi hanno riguardato temi fondamentali per la comprensione della storia contemporanea, quali la modernità, la nazione, il totalitarismo, il pensiero mitico, le religioni della politica. E’ stato fino allo scorso anno docente di storia contemporanea all’Università La Sapienza di Roma, collabora a giornali e riviste. Ha insegnato in Australia, Francia e Stati Uniti.
Allievo di Renzo De Felice, dalla seconda metà degli anni Settanta, ha contribuito a modificare in modo radicale la storiografia sul fascismo. Fondamentale è il suo libro, ormai introvabile, sulla “Storia del partito fascista. Movimento e milizia” del 1990. E’ autore inoltre del primo studio complessivo sull’ideologia fascista e si è occupato delle strutture istituzionali del fascismo, dell’organizzazione della politica e delle manifestazioni culturali e artistiche del fascismo, ma soprattutto ha inaugurato un nuovo filone di studi dedicati al totalitarismo. Con “La via italiana al totalitarismo”, ma anche con i lavori degli anni successivi, Gentile ha mostrato i limiti dell’interpretazione, proposta fra gli altri da Hannah Arendt, secondo cui il fascismo italiano non sarebbe stato un regime totalitario.
Per questo ha ipotizzato, attraverso le fonti, che il fascismo sia stato il primo esperimento totalitario della storia perché diede vita ad una nuova forma di dominio politico che interessava tutti gli aspetti della vita di un cittadino italiano. Questo esperimento fu messo in atto da un partito-milizia che ebbe come obiettivo costante l’imposizione del primato della politica su ogni altro aspetto della vita individuale e collettiva della nazione. Di recente, il 22 aprile scorso al teatro “La Nuova Fenice” di Osimo è stato insignito del Premio Renato Benedetto Fabrizi.
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