Lamezia: un nuovo modello di gestione dei beni culturali Lunedì si discuterà in Consiglio comunale la mozione presentata dal consigliere Rosario Piccioni
Sarà discussa nel consiglio comunale di lunedì prossimo la mozione presentata dal consigliere comunale di “Lamezia Insieme” Rosario Piccioni per chiedere all’amministrazione comunale di sostenere la nascita di associazioni, cooperative, imprese giovanili che puntino alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio turistico – culturale di Lamezia come opportunità di rilancio economico ed occupazionale per la città.
Il consigliere Piccioni indica all’amministrazione comunale la strada della collaborazione virtuosa e trasparente tra pubblico e privato, attraverso le convenzioni e le varie forme di partenariato, per incentivare l’autoimprenditorialità e rilanciare la prospettiva turistica di Lamezia attraverso le forme più innovative di marketing territoriale, turismo 2.0., servizi moderni e qualificati per l’ accoglienza e visita ai beni culturali cittadini.
“E’ certamente positivo il dibattito che si è sviluppato in queste settimane sull’opportunità di valorizzare il patrimonio storico e culturale cittadino che, grazie all’ importante azione di riqualificazione realizzata negli anni scorsi anche intercettando importanti finanziamenti regionali e comunitari, oggi rappresenta un elemento di forte attrazione per la nostra città e un’occasione da sfruttare per il rilancio turistico di Lamezia. Ora dalle parole occorre passare ai fatti! Dal Complesso San Domenico all’Abbazia Benedettina di Terina passando per il suggestivo centro storico di Sambiase, sono convinto che tutti i cittadini debbano sentirsi custodi di questa immensa ricchezza che la storia ha lasciato alla nostra città, luoghi unici per le loro peculiarità storiche e archeologiche che testimoniano l’importanza del nostro territorio nelle epoche passate.
Con la riapertura al pubblico a breve del Bastione dei Cavalieri di Malta dopo l’acquisizione al patrimonio comunale negli anni scorsi e l’ultimazione della campagna scavi dell’area di Terina, si delinea un itinerario di grande interesse per i turisti che giungono nella nostra città.
Ora tocca a noi rimboccarci le maniche! Non si può pensare che il Comune possa da solo gestire e valorizzare adeguatamente il patrimonio della nostra città. Così come non possiamo pensare di risolvere il dramma della disoccupazione giovanile nella nostra città con soluzioni calate dall’alto o demandate sempre ad altri. Per questo penso alla possibilità di mettere insieme le competenze di tanti giovani della nostra città, dalla conoscenza delle lingue straniere a quella della storia e dell’archeologia fino ai social network, per dar vita a forme di cooperative e nuove imprese che valorizzino il turismo nella nostra città in un’ottica innovativa, che abbia ricadute positive sul territorio in termini occupazionali e di rilancio e delle piccole e medie attività economiche.
Basta andare nel vicino Comune di Pizzo per constatare come la linea della collaborazione tra pubblico e privato nella gestione del patrimonio culturale porti a risultati positivi. Il suggestivo Castello di Murat e la Chiesetta di Piedigrotta, a due anni dal bando con cui il Comune ne ha affidato la gestione a una cooperativa locale, sono oggi tra i siti più gettonati in Calabria, con un notevole afflusso di turisti ogni anno e una vivace animazione culturale durante tutto l’anno. Il tutto con un significativo risparmio per le casse comunali. Perché non pensare una soluzione simile anche per la gestione dei beni culturali della nostra città?
Sulla linea di quanto è stato avviato in fase sperimentale dal Museo Diocesano di Lamezia Terme in collaborazione con alcune scuole cittadine, la strada per rilanciare il patrimonio culturale della nostra città è quella della sinergia tra realtà diverse, sentendoci tutti parte di un percorso comune di riscoperta e valorizzazione della nostra storia come occasione di crescita per il presente e il futuro.”