L’Anci approva la proposta del Sindaco di Gerace L'Associazione Nazionale Comuni Italiani ha accolto il documento su impegno, legalità e sviluppo presentato da Giuseppe Varacalli
Il Consiglio Nazionale dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) si è riunito giovedi scorso a Roma, nella sala della Protomoteca del Campidoglio, sotto la presidenza di Enzo Bianco, primo cittadino di Catania, con l’assistenza del Segretario generale, Veronica Nicotra. Ai lavori ha partecipato il presidente dell’Anci, Piero Fassino, sindaco di Torino. In quella sede, il consesso nazionale dell’Anci ha approvato, all’unanimità, facendolo dunque proprio, il documento urgente su “Impegno, legalità e sviluppo” presentato dal Consigliere nazionale Giuseppe Varacalli, primo cittadino di Gerace, già qualche giorno prima deliberato dalla Giunta comunale presieduta da quest’ultimo. Il documento, prima di essere portato all’ordine del giorno della seduta capitolina per la discussione e l’approvazione, è stato sottoscritto, oltre che dal relatore Varacalli, anche da altri sindaci di importanti Comuni italiani, da Nord a Sud. Durante la sua relazione, il Sindaco di Gerace ha sottolineato che il documento trae origine “dall’inquietante episodio verificatosi nei giorni scorsi a Messina, nell’edificio in cui vive – per motivi di studio- il figlio del Magistrato Nicola Gratteri, nostro illustre concittadino”. Un episodio che “per fortuna non ha avuto malaugurate conseguenze ma qualsiasi possa essere la chiave di lettura del gravissimo atto, esso rappresenta l’ennesima manifestazione di protervia e di offesa ai danni di istituzioni e di suoi rappresentanti che intendono servire lo Stato e la comunità con spirito di giustizia per affermare i principi sacrosanti di legalità e l’impegno quotidiano contro le forze dell’antistato”. Quello verificatosi a Messina va certamente considerato un episodio gravissimo “che ha comprensibilmente turbato la tranquillità della famiglia Gratteri cui si è forse voluto lanciare un vile messaggio coinvolgendo gli affetti più cari di un magistrato stimato ed apprezzato in tutto il mondo non solo per le sue riconosciute qualità di attento investigatore ma anche per la sua continua missione educativa alla legalità che da tempo conduce in tutte le Scuole d’Italia, Atenei compresi. Turbamento e forte condanna, misti ad incondizionata solidarietà, anche nella nostra Città di Gerace, dove il magistrato vive con la sua famiglia, già da vari decenni, in un regime di vita “blindata”- ha sottolineato il Consigliere nazionale Varacalli, il quale ha ricordato che “La Locride, in queste ultime settimane ha dovuto purtroppo annotare sulla sua “agenda” un susseguirsi di vili ed inqualificabili episodi che non hanno colpito solo le istituzioni o le persone interessate ma anche le comunità ed il nostro intero Comprensorio. Gravi intimidazioni a primi cittadini, nonché al Presidente della Commissione Regionale Antimafia, Arturo Bova, distruzione di mezzi per l’espletamento di importanti servizi comunali alla collettività, incendi appiccati ad isole ecologiche, etc.”- A tutte questi deprecabili eventi i Sindaci, le Amministrazioni Comunali, le Associazioni, la Chiesa, le Cooperative sociali e tanti altri sodalizi hanno risposto con fermezza e determinazione scendendo in piazza accanto alle istituzioni fatte oggetto di intimidazione ed ai loro rappresentanti. “Evidentemente, ha rimarcato Varacalli nel dare lettura del testo del documento, tutto ciò non basta: le sofferenze della Locride necessitano di soluzioni immediate, serie, evidenti e pratiche per fare uscire il Comprensorio da quella situazione di stallo e d’incertezza perenne contro la quale non sono più efficaci interventi tampone frutto solo dell’emergenza. Serve un coinvolgimento reale e concreto (Governo centrale, Regione, Provincia, etc.), pertanto, eventualmente anche ai fini dell’adozione di iniziative specifiche e “speciali” che mirino ad aiutare le nostre comunità non solo all’affermazione della legalità ma anche a poter contare su iniziative di sviluppo socio-economico, piaga atavica, di ripristino e funzionamento dei servizi essenziali per i cittadini ormai sempre più catalogati come puri numeri”. Del documento presentato dal Sindaco Varacalli, ora approvato all’unanimità durante l’ultima seduta del proprio Consiglio nazionale, l’Anci si farà ora portavoce in tutte le opportune sedi per chiedere, a tutte le istituzioni competenti, il coinvolgimento e l’opportuno ed inderogabile intervento.