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TAURIANOVA (RC), VENERDì 18 OTTOBRE 2024

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L’arma dei carabinieri e il generale Salsano baluardi nella difesa della legalità Per realizzare tutto ciò l’Università del Mediterraneo, ha chiesto un supporto all’Arma dei Carabinieri nel master Internazionale di II livello in ONE HEALTH, analista esperto nella valorizzazione di modelli sostenibili di salvaguardia, sviluppo e twin transition, dell’area vasta dello Stretto di Messina

L’arma dei carabinieri e il generale Salsano baluardi nella difesa della legalità Per realizzare tutto ciò l’Università del Mediterraneo, ha chiesto un supporto all’Arma dei Carabinieri nel master Internazionale di II livello in ONE HEALTH, analista esperto nella valorizzazione di modelli sostenibili di salvaguardia, sviluppo e twin transition, dell’area vasta dello Stretto di Messina

| Il 17, Lug 2024

L’arma dei carabinieri e il generale Salsano baluardi nella difesa della legalità

Per realizzare tutto ciò l’Università del Mediterraneo, ha chiesto un supporto all’Arma dei Carabinieri nel master Internazionale di II livello in ONE HEALTH, analista esperto nella valorizzazione di modelli sostenibili di salvaguardia, sviluppo e twin transition, dell’area vasta dello Stretto di Messina

In un mondo che vede società disgregarsi e ideologie inabissarsi l’Arma dei carabinieri non smette di sognare un mondo migliore e di costruire opportunità circolari.

Ne sono prova concreta il ruolo che i Carabinieri, anche con questa iniziativa didattica, intendono ritagliarsi a supporto dei grandi eventi, come il G7, e le grandi opere che stanno interessando la Regione Calabria e lo Stretto. Si tratta non solo di eventi e di opere ingegneristiche ambiziose, bensì di vere e proprie sfide all’avvenire dell’essere umano, in cui l’Italia mette in gioco le sue migliori risorse per proporre, ancora una volta, un nuovo modello di sviluppo e di sostenibilità, di ricerca e di progresso tecnologico che rilanci questo posto remoto del Paese e rafforzi fisicamente e idealmente l’unione fra due lembi di terra.

Le onde descritte da Omero nell’Odissea oggi non spaventano più, anzi raccontano la storia di popoli che, superando fatiche e paure, hanno remato insieme in un’unica direzione, per raggiungere terre lontane e dar vita a una nuova civiltà che ancor oggi costituisce nel suo insieme patrimonio mondiale dell’umanità quanto a tradizioni e cultura. Luoghi in cui a paesaggi mozzafiato si alternano opere, frutto della creatività e dell’ingegno dell’uomo, che attendono solo di essere valorizzate.

La Regione Calabria costituisce, dunque, un potenziale “incubatore” di progetti attraverso i quali cercare di coniugare gli ultimi ritrovati della tecnologia con i più avanzati criteri di mobilità e sostenibilità ambientale, culturale, economico e sociale.

Questo territorio straordinario, a tutt’oggi ancora inesplorato, non intende rimanere spettatore inerte innanzi a questi eventi e progetti futuristici; ed è in questo contesto che l’Arma punta ancora una volta a giocare un ruolo da protagonista del cambiamento, rispetto alle iniziative che andranno via via assumendo le varie industrie creative che si confronteranno di volta in volta, da un capo all’altro dello Stretto, mettendo in campo tutto il loro bagaglio esperienziale, al fine di esaltare da un lato le competenze tecnologiche e dall’altro valorizzare le ricchezze culturali, paesaggistiche e agroalimentari, non trascurando di salvaguardare l’intero ecosistema locale.

Tutto ciò non poteva prescindere da un progetto educativo che consenta di fare la sintesi fra una didattica di qualità e una formazione professionale pratica, acquisita sul campo, anche col contributo dell’Arma dei carabinieri, che consenta il trasferimento delle conoscenze per migliorare l’apprendimento permanente, promuovendo una cultura di sviluppo delle competenze, dell’innovazione e dell’adattabilità all’interno della “casa comune” .

Per fare tutto questo occorrerà formare figure specializzate capaci di coniugare le esigenze del territorio con il desiderio di scoperta di quanti si spingeranno, giorno dopo giorno, in queste terre – oggi remote – tanto per mettere a disposizione le proprie competenze quanto per riscoprire le proprie radici, alla ricerca di antichi borghi e sapori perduti.

Un progetto ambizioso per cui serve creare gli “specialisti della qualità”, capaci di attrarre risorse esterne e disvelare e valorizzare le ricchezze interne del territorio, costruendo ponti tra le suddette comunità e il resto d’Europa e del Mediterraneo, suscitando nuovi interessi attraverso modelli di business circolari che riescano a conciliare gli obiettivi tecnologici con la salvaguardia ambientale e a passare indenni i setacci della sicurezza e della legalità, di cui l’Arma è da sempre presidio indiscusso e irreprensibile.

Per realizzare tutto ciò l’Università del Mediterraneo, testa di ponte della penisola nel Mare Nostrum proiettata verso i Paesi dell’altra sponda, ha chiesto un supporto all’Arma dei Carabinieri (struttura e piano didattico in allegato), che assomma in sé la quasi totalità delle suddette competenze specialistiche.

I nostri reparti territoriali, per far fronte alle continue richieste delle comunità, non possono prescindere dai comparti di specialità (salute, patrimonio culturale, lavoro, ambiente e, da ultimo, agroalimentare), la cui elevata competenza è particolarmente cara agli italiani. Più di recente l’Arma è stata chiamata a giocare un ruolo da top player per quanto attiene alla transizione ecologica, nell’era del rapporto critico tra uomo e risorse naturali.

La sicurezza, dunque, non si esaurisce nelle attività di contrasto e di prevenzione poiché essa è, prima di ogni cosa, un fattore culturale e un’aspettativa: l’aspirazione di ogni cittadino a godere di uno spazio entro il quale esercitare i propri diritti politici, civili, sociali ed economici. E l’Arma, con i suoi 286 presidi territoriali e 82 forestali, nella Regione Calabria è parte garante di questo spazio.

Pur nella consapevolezza che si tratti di un campo di azione molto vasto, in cui si assiste a un rinnovato stravolgimento antropologico, l’Arma è particolarmente lieta di poter fornire – come sempre – il proprio contributo per essere ancora una volta protagonista del cambiamento.