L’artista gioiese Morogallo espone a San Donato Milanese Trenta le opere esposte all’interno delle storiche stanze del castello Rocca Brivio Sforza
Viaggi nell’anima”. Questo è il titolo di una mostra antologica del maestro
Mimmo Morogallo, storico fondatore del Centro d’Arte e Cultura “Bruzio”
(Gioia Tauro – RC), tenutasi nelle terre lombarde.
Presentata all’interno dello storico palazzo Rocca Brivio Sforza, sede del
Comune di San Donato Milanese, la mostra artistica ha avuto il via con una
conferenza stampa, alla quale hanno partecipato il sindaco della città, i
curatori dell’evento, il coordinatore dell’esposizione Marzio Ferraro,
Giorgio Silvestri e Sabrina Reza, collaboratori nella parte artistica.
Relatore della conferenza il Dott. Domenico Piraina, Direttore del Polo
Museale Musei Civici di Milano, che nella sua relazione ha sottolineato “la
vera identità dell’artista calabrese talentuoso che riscopre il suo
territorio trasformandolo in un luogo universale”. E Marzio Ferrero ancora
considera come Mimmo Morogallo sia “un artista poliedrico nel mondo
dell’arte, un esempio raro di artista fra i più capaci pittori dell’arte
contemporanea”.
Trenta le opere esposte all’interno delle storiche stanze del castello, un
excursus che rivisita un arco temporale che va dagli anni 60 ad oggi con
soggetti realizzati in Italia e nel suo lungo peregrinare per il mondo,
alcuni provenienti da collezioni private.
La mostra è stata aperta al pubblico sabato 1°ottobre. Si tratta di tele
che ripercorrono la vita artistica del Morogallo, trattano le sue prime
esperienze di vita pittorica prima in Calabria e poi a Genova (periodo
delle esperienze accademiche), per poi passare in rassegna il periodo
maturato durante i suoi viaggi per il mondo. Una ricca quanto colorata
tavolozza di colori, la sua Calabria sempre nel cuore con i suoi paesaggi,
la luce, il suo mare.
Un omaggio ad un’artista, prossimo a festeggiare gli ottant’anni, schivo ma
ricchissimo di risorse e al quale noi ne siamo orgogliosi.
Alla mostra sono stata affiancate una serie di manifestazione culturali,
gli intrecci nella storia di Calabria e Lombardia assieme,nel gusto della
pittura e della musica. Morogallo riesce ad interpretare i fantasmi della
grande musica dell’arte del novecento riflettendogli chiave di lettura
originale e suggestiva nel paesaggio ibleo, dove l’azzurro è il colore
predominante, il cielo ed il mare,le linee dell’orizzonte.