Lassini: “Rinuncio alla campagna elettorale”
redazione | Il 20, Apr 2011
Candidato Pdl a Milano scrive lettera di scuse a Napolitano: “Colpito dalle parole del presidente”
Lassini: “Rinuncio alla campagna elettorale”
Candidato Pdl a Milano scrive lettera di scuse a Napolitano: “Colpito dalle parole del presidente”
(ANSA) MILANO – “Rinuncerò alla campagna elettorale”: lo ha detto all’ANSA Roberto Lassini, il candidato del Pdl alle comunali di Milano, indagato per i manifesti con scritto ‘Fuori le Br dalle Procure. ”La mia candidatura a sindaco e’ incompatibile con la presenza di Roberto Lassini nella lista del Pdl”, aveva detto all’ANSA il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ponendo un aut aut al partito per chiedere l’ esclusione dell’autore dei manifesti anti-pm dalla lista del Pdl alle prossime comunali. ”Mi risulta – aveva detto il sindaco – che il partito stia ufficialmente chiedendo a Lassini il ritiro della sua candidatura”. Anche il Pdl si era espresso contro la sua candidatura. “Sono a chiederLe ufficialmente il ritiro della sua candidatura presso la Segreteria del Comune di Milano”: era il contenuto di una lettera che il coordinatore del Pdl in Lombardia, Mario Mantovani, aveva scritto a Roberto Lassini, il candidato nella lista del Pdl a Milano indagato per i manifesti che chiedono di “far uscire le Br delle Procure”.
LASSINI SCRIVE LETTERA SCUSE A NAPOLITANO Roberto Lassini ha deciso di scrivere una lettera di scuse al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che aveva stigmatizzato i manifesti con scritto ‘Fuori le Br dalle Procure’. Lassini si è detto ”profondamente colpito” dalle parole di Napolitano. ”Le parole da Lei espresse in merito alla nota vicenda dei manifesti affissi a Milano – ha detto Lassini leggendo la lettera inviata al Capo dello Stato – mi hanno profondamente toccato”. ”Non lo dico – ha proseguito – per compiacerLa ne’ per riscattarmi, ma perche’ condivido l’attaccamento allo Stato e il rispetto delle istituzioni democratiche da Lei richiamati”. Lassini nella lettera ha spiegato di rendersi conto solo adesso che ”il messaggio espresso in quel manifesto, da me in qualche modo patrocinato, tradiva una rabbia personale con cui ho convissuto per anni e non teneva in giusta considerazione il dolore di altri italiani e l’attacco non voluto al nostro Stato”.
MORATTI, IO E LASSINI INCOMPATIBILI IN CONSIGLIO – ”Considero incompatibili un’eventuale presenza in Consiglio comunale di Roberto Lassini con la mia”. E’ quanto afferma il sindaco di Milano Letizia Moratti, alla luce della posizione espressa dal ministero degli Interni sulla vicenda dell’autore dei discussi manifesti antiprocura. ”Il Viminale ha indicato una via – ha detto il sindaco a margine di un incontro a Milano – e cioe’ la rinuncia, credo che sia quella da seguire”. Moratti ha ribadito la sua posizione di ”ferma condanna di un atto che ho definito ignobile”.
DI PIETRO, MA LASSINI RESTA CANDIDATO – ”Quello di Lassini e’ stato un abile e criminale spot per accreditarsi: ormai e’ scaduto il termine per rinunciare quindi restera’ candidato del Pdl alle amministrative di Milano. E’ inutile che dica che non fara’ la campagna elettorale, la faranno gli altri per lui. Tutto cio’ alla faccia della Moratti che dice di non volerlo e che, probabilmente, se lo dovra’ tenere per i prossimi cinque anni almeno che non ci pensino gli elettori a mandarlo a casa”. E’ quanto afferma in una nota il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
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