L’atroce barbarie nel Reggino. Un 35enne dopo essere stato aggredito violentemente da uomini coperti con il passamontagna, gli tagliano la lingua L'uomo è ricoverato al Gom in prognosi riservata. Nel silenzio da parte di tutti, i Carabinieri indagano su questa inaudita atrocità, nemmeno da terzo mondo
redazione | Il 11, Ago 2024
Di GiLar
Non è stata una semplice notizia di cronaca, non c sottovalutiamo l’episodio perché quanto è accaduto ieri nei pressi di Gioiosa Jonica è un fatto grave, roba terzo mondo ed anche peggio.
Un uomo di 35 anni, gravemente ferito e ricoverato in prognosi riservata al Grande Ospedale Metropolitano per delle ferite subite da un’aggressione da parte di bestie definiti delinquenti con il volto coperto dal passamontagna, vigliacchi per giunta perché non hanno avuto nemmeno il coraggio di guardarlo negli occhi a viso scoperto, ma con una violenza inaudita.
Ma ancor più una violenza come quelle che si sentono in Colombia o nel Messico dei narcotrafficanti dove per raggiungere alcune zone c’è bisogno della scorta della polizia del luogo, e che a volte mettono in mostra la testa decapitata di chi viene assassinato. Qui invece l’atrocità è che dopo la violenza fisica, con un coltello o una lama affilata, hanno tagliato parte della lingua, come per lasciare il segno o punirlo per qualche cosa. Ci si chiede il perché di questa violenza inaudita nei confronti di 35enne, bloccato con l’auto, oltretutto in una zona molto trafficata specie in estate, e picchiato in maniera selvaggia con calci, pugni e poi mutilarlo nella lingua? Una barbarie inaccettabile, dove gli investigatori dovranno fare luce al più presto perché una simile atrocità non è accettabile.
È mai possibile che nessuno delle istituzioni (soprattutto locali), abbia detto qualcosa o condannato simile gesto, dove il silenzio regna indisturbato e facendo passare tale azione come un “normale” fatto di cronaca? No, non è accettabile! Tralasciando il silenzio oramai consueto e ramificato della gente perché evidentemente, e com’è normale che sia, ha paura ed a volte anche perché non si sente abbastanza tutelato, ma questa è un’altra storia che merita un altro accurato approfondimento.
Dopo averlo picchiato selvaggiamente e mutilato in maniera raccapricciante, per poi abbandonarlo in un terreno di quella strada provinciale. Trasportato prima al vicino Ospedale di Locri per poi, vista la gravità delle ferite, trasferito al Gom di Reggio Calabria.
Il silenzio in questo caso è colpevole e complice, chi sa qualcosa parli, visto che l’aggressione è avvenuta in una zona priva di telecamere, e si spera che appena si riprenderà il malcapitato dia delle dritte ai carabinieri che stanno indagando sul caso, soprattutto per assicurare queste bestie alla giustizia per subire una pena esemplare perché notizie di questa portata non sono degni di un paese civile che ha nella sua Costituzione dei punti cardine come il rispetto delle regole e la libertà degli individui.