Laura Ferrara (M5S) interroga la Commissione Europea Chieste delucidazioni sul deturpamento di Capo Colonna
I beni archeologici vanno tutelati e quello che è successo a
Capo Colonna è un chiaro segnale di come i cittadini calabresi non dormano,
e quando si accorgono che potrebbe essere messo in atto un tentativo di
deturpamento di un’area d’interesse storico culturale unica nel suo genere
come quella di Crotone, alzano la voce e se necessario anche le barricate.
Come Movimento 5 Stelle abbiamo deciso di ascoltare le numerose voci di
esperti, associazioni e la stessa cittadinanza, le quali denunciano
l’incompatibilità del progetto cofinanziato da fondi europei, il quale
potrebbe arrecare danni seri data la natura invasiva dell’esecuzione.
Per fare chiarezza sulla gestione dei fondi utilizzati per il progetto
denominato “Spa 2.4 Capocolonna (KR) – Ampliamento delle conoscenze della
realtà archeologica e messa in sicurezza delle strutture archeologiche
riportate in luce” cofinanziato da fondi europei, abbiamo chiesto alla
Commissione Europea con un’apposita interrogazione, di verificare la
regolarità del finanziamento e la compatibilità dei suoi obiettivi con le
finalità del progetto in particolare rispetto agli obiettivi degli accordi
di programma quadro anche in considerazione delle modalità invasive di
esecuzione sull’area.
Secondo il progetto così com’è, verrà realizzata una “pavimentazione in
cotto riquadrata da lastre in materiale lapideo”. Una colata di
calcestruzzo che andrà a coprire importantissimi reperti archeologici,
nonostante il progetto preveda un ampliamento delle conoscenze e non una
copertura di parte di esse.
Il progetto così concepito potrebbe arrecare un danno irreversibile ad un
patrimonio storico archeologico che sta a cuore non solo ai calabresi.
Siamo sicuri che si stia valorizzando tale importante sito storico? La
gestione dei fondi destinati è in linea con i reali obiettivi ovvero la
tutela e la riqualificazione?
Non possiamo permettere che la sconsideratezza vinca sul buon senso. Gli
interventi, che potrebbero arrecare un danno e non valorizzare quanto di
bello ci hanno lasciato le antiche civiltà, sono pagati con soldi pubblici.
È giusto che la stessa cittadinanza si faccia portavoce di un dissenso
generale per come è attualmente concepito il progetto. Bisogna fare luce
sulla reale fattibilità e come Movimento 5 Stelle porteremo la questione in
tutte le istituzioni preposte.
Laura Ferrara
Portavoce del Movimento Cinque Stelle al Parlamento Europeo