Laura Ferrara (M5S) presenta “working document” Report per la lotta alla criminalità organizzata e corruzione
Continua l’impegno del Movimento 5 Stelle in Europa per
promuovere un’efficace politica di lotta alla corruzione e alla criminalità
organizzata. Proprio ieri l’eurodeputata Laura Ferrara ha presentato in
commissione Libe (libertà civili, giustizia e affari interni) il working
document circa il report di cui sarà relatrice e che si focalizzerà appunto
sulla lotta alla corruzione ed alla criminalità organizzata. “Attraverso
questo documento – dice la portavoce in Europa del Movimento 5 Stelle – ho
presentato gli obiettivi del Report i cui punti di partenza sono senz’altro
la Relazione sulla criminalità organizzata del 2011 e la risoluzione del
2013 rimasta ad oggi inascoltata”. Secondo la pentastellata manca ancora, a
livello europeo, la consapevolezza della pericolosità del fenomeno
associativo. “È proprio l’appartenenza associativa che caratterizza la
forza intimidatoria della criminalità organizzata. Le mafie si evolvono
come vere e proprie multinazionali in grado di delocalizzare in diversi
Paesi il proprio raggio d’azione”. Ciò che manca dunque all’Europa per
un’efficace contrasto, secondo queste linee guida, è una normativa comune
in grado di rintracciare e fermare l’opportunità di riciclare i proventi
delle attività criminali nelle economie legali di tutta Europa. Nel report
firmato dalla Ferrara, criminalità organizzata e corruzione viaggiano di
pari passo. “La corruzione – dice – è lo strumento utilizzato per penetrare
le economie legali e la politica. L’Europa non può agire solo sul piano
della repressione – continua Ferrara – bisogna promuovere politiche volte
alla prevenzione, che garantiscano la trasparenza e promuovano la cultura
della legalità”. Sono tre i principali ambiti d’intervento del Report sulla
lotta alla criminalità ed alla corruzione: immigrazione, ambiente e uso dei
fondi comunitari. Ambiti vasti che vanno dunque dal business della tratta
degli esseri umani, agli ecoreati, passando dall’opportunità da parte delle
associazioni criminali di accedere ai fondi pubblici. Il Report conterrà
inoltre delle raccomandazioni: creare un programma europeo di tutela dei
testimoni di giustizia e dei whistleblowers a cui deve essere garantito un
sistema di protezione a livello europeo. Inoltre verrà proposta la
creazione di una rete europea per lo scambio di buone pratiche tra gli
Stati membri per l’utilizzo sociale dei beni confiscati. Così che l’Europa
invii un messaggio netto alle associazioni criminali che nel proprio
patrimonio immobiliare in particolare, misurano e radicano il loro potere.