Laureana, dopo l’inchiesta si dimette il sindaco Alvaro L'arresto dell'assessore Lainà provoca un effetto domino per giunta e consiglieri: lasciano tutti
Cala il sipario sull’amministrazione di Paolo Alvaro a Laureana di Borrello. Il primo cittadino e tutti i consiglieri comunali si sono dimessi. La decisione è una conseguenza del coinvolgimento dell’assessore Vincenzo Lainà arrestato la scorsa settimana dai carabinieri, su disposizione della Dda reggina, nell’ambito di un’inchiesta sulle cosche operanti nella zona: i Ferrentino-Chindamo ed i Lamari Lainà. L’ex assessore è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa in quanto ritenuto dagli inquirenti il referente politico della cosca Ferrentino-Chindamo.
Dopo l’arresto, arriva quindi la decisione di tutti i consiglieri di dimettersi. Alvaro era stato eletto sindaco nel maggio 2012 a capo di una lista civica. Ora la pratica passa al prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari il quale dovrà definire la strada da seguire. È indubbio che arriverà il commissariamento prefettizio per l’ente, ma ad oggi non si può sapere se il rappresentate del governo seguirà la strada del commissariamento per infiltrazione mafiose.
Una scelta importante per il destino del comune soprattutto sulle ricadute perché uno scioglimento per infiltrazione mafiosa dilaterebbe i tempi di ritorno alle urne. Il valzer delle dimissioni erano iniziate sabato scorso quando due consiglieri di minoranza, Ferdinando Fonte e Giovanni Montalto avevano preceduto tutti presentando una lettera al sindaco. Poi la reazione a catena. Un effetto domino. Dimissioni in massa di tutti i consiglieri.