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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 26 DICEMBRE 2024

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Lavori Commissione contro la ‘ndrangheta

Lavori Commissione contro la ‘ndrangheta

| Il 26, Apr 2012

Parere favorevole al provvedimento che reca “Modifiche ed integrazioni al Regolamento regionale 19 ottobre 2009 n. 15” concernente le modalità per la concessione di contributi alle vittime della criminalità ed in materia di usura

Lavori Commissione contro la ‘ndrangheta

Parere favorevole al provvedimento che reca “Modifiche ed integrazioni al Regolamento regionale 19 ottobre 2009 n. 15” concernente le modalità per la concessione di contributi alle vittime della criminalità ed in materia di usura

 

 

La Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria, presieduta da Salvatore Magarò, ha espresso parere favorevole al provvedimento che reca “Modifiche ed integrazioni al Regolamento regionale 19 ottobre 2009 n. 15″ concernente le modalità per la concessione di contributi alle vittime della criminalità ed in materia di usura, ai sensi della legge regionale n. 31 del 16 ottobre 2008”.

Nel proseguo dei lavori, l’organismo ha anche approvato una risoluzione il cui testo si trasmette nella sua stesura integrale:

La Commissione contro la ‘ndrangheta

Premesso:

• che la nostra regione è una realtà complessa e articolata di difficile sintesi se non a rischio di incorrere nelle semplificazioni, sovente utilizzate dai mass media, secondo cui la “Calabria è terra di ‘ndrangheta”;

• che al contrario, è utile e opportuno indagare su quanto di positivo e sano c’è, in tema di legalità e contrasto alle mafie, ed è sorto da poco, anche sull’onda dell’attività di divulgazione e promozione della cultura antimafia, che agenzie educative, associazioni enti ed istituzioni stanno veicolando;

• che in Calabria esistono realtà consolidate in cui si attua l’antimafia sociale, intesa come lotta alla ‘ndrangheta e ad ogni forma di violenza e diffusione delle buone pratiche quotidiane di legalità, giustizia ed equità;

Tutto ciò premesso:

la Commissione contro la ‘ndrangheta ritiene utile, per le motivazioni esposte in narrativa:

• incontrare e conoscere la Calabria positiva e attiva nella lotta alla criminalità organizzata e all’illegalità diffusa, mediante un’attività conoscitiva ai sensi dell’art. 88 del Regolamento interno del Consiglio Regionale

• programmare, all’uopo, un calendario di visite da svolgersi nei luoghi in cui sorgono le attività suddette;

• redigere un rapporto sull’attività conoscitiva svolta, riferire al Consiglio per concertare iniziative di sostegno e promozione.

LE REAZIONI – GIORDANO

“Non ha alcun senso continuare nei lavori della Commissione contro la ‘ndrangheta della Regione Calabria, se non si supera la parte dei proclami”.

Lo sostiene a margine dei lavori della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, il consigliere regionale di Idv Giuseppe Giordano, che aggiunge: “La mia posizione, identica a quella di altri colleghi dell’opposizione, è che occorra urgentemente una svolta. La Calabria è attraversata da una questione morale che ha il sopravvento su tutto e la politica, in primis, ne è coinvolta pienamente. Da qui occorre prendere le mosse, se vogliamo che la Commissione abbia un senso e una missione”.

MAIOLO

Il consigliere del gruppo Pd, Mario Maiolo, ha rilasciato la seguente dichiarazione che si invia nella sua stesura integrale:

“La “Bottega della legalità'” intitolata a Dodo’ Gabriele, ragazzino ucciso in campo di calcio per mano della criminalità’ organizzata, e’ una iniziativa ricca di significati e sopratutto di speranza. Le testimonianze che oggi abbiamo potuto ascoltare nella sala “Nicolas Green” del Consiglio Regionale non solo alimentano la nostra speranza ma ci caricano di una ulteriore responsabilità’ che non può’ partire dall’interrogarci se stiamo facendo tutti fino in fondo il nostro dovere.

Purtroppo non possiamo nascondere che nei palazzi della Regione Calabria esiste, in tutta evidenza, una “Questione Morale” che deve essere affrontata politicamente con nettezza, senza “moralismi” e senza venir meno al “necessario garantismo”, che deve riguardare tutti, a prescindere dall’appartenenza politica.

La Politica calabrese, e in particolare i Gruppi Consiliari Regionali, non possono “girarsi dall’altra parte” e non vedere che questo decadimento sta producendo il rischio reale di una infiltrazione criminale e ‘ndranghetista nella società’, non solo calabrese, senza precedenti.

Il contrasto alle forze criminali non può’ essere demandato all’antimafia parolaia, o peggio al “professionismo politico dell’ antimafia”, o limitarla esclusivamente a iniziative simboliche importanti quale, per esempio, “La Bottega della legalita’, ma deve essere assunto complessivamente dalla Politica e dalle Istituzioni, quale problema politico principale la cui soluzione implica la stessa possibilità’ di sviluppo della nostra Regione.

Né serve evidenziare che chi oggi tenta improbi paragoni con il passato, e cerca di affermare che ciò che sta accadendo in questa fase non ha nulla di eccezionale, lo fa nell’esclusivo, quanto vano, tentativo di sviare il riconoscimento di responsabilità politiche nette ed evidenti di oggi che non hanno precedenti.

La stessa Commissione Consiliare Regionale contro il fenomeno della ‘Ndrangheta deve assumere questo rischio come obiettivo di lavoro per individuare tutti gli interventi politici, legislativi e amministrativi necessari per fare il proprio dovere e concorrere ad evitare che questa legislatura possa interrompersi prima della scadenza naturale, con un ulteriore grave marchio per la Calabria.

Uno scioglimento anticipato del Consiglio Regionale, con una qualsiasi modalità, determinato dalla incapacità’ della Politica di affrontare questo problema e, quindi, di conseguenza, di affrontare i problemi veri dei calabresi, renderebbe il centrodestra responsabile politico dello sfascio e il centrosinistra, certamente vincente nella prossima legislatura, responsabile di assumere il difficile compito di riconquistare credibilità’ politica e istituzionale.

Le iniziative fin qui svolte dalla Commissione Consiliare contro il fenomeno della ‘Ndrangheta, non hanno sortito effetti incisivi tesi ad evitare tale declino e, purtroppo, anche le nostre sollecitazioni ad occuparsi concretamente del rischio infiltrazione criminale nelle attività della Regione e’ rimasto inascoltato.

E’ inaccettabile il silenzio della Commissione e del suo Presidente sugli eventi che hanno riguardato la So.Ri.Cal, che hanno visto mettere in luce disegni ‘ndranghetisti e infiltrazioni allarmanti.

Sulla So.Ri.Cal. permane un rischio infiltrazione evidente che però la maggioranza che governa la Regione Calabria non vuole affrontare.

Io non sono disponibile ad assumere responsabilità’, anche indirette, che rifuggo culturalmente e politicamente.

Lo stesso tentativo di avanzare proposte di lavoro fatto, per esempio da ultimo, con la proposta di legge sull’ “Istituzione di una Commissione Consiliare d’Inchiesta sul Sistema Idrico Integrato in Calabria e sulla attivita’ della SoRiCal (Societa’ Risorse Idriche Calabria) , ha trovato una chiusura al confronto da parte della maggioranza di centrodestra, inaccettabile dal punto di vista politico e istituzionale.

Pertanto valuterò’ con il mio gruppo e il mio Partito l’opportunità di sospendermi dalla funzione di componente della Commissione Consiliare Regionale contro il fenomeno della ‘ndrangheta fino a quando la maggioranza di centrodestra non avanzi una adeguata proposta politica di lavoro per affrontare la “Questione morale” e il rischio di infiltrazione criminale”.

redazione@approdonews.it