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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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“Lavoriamo per vivere, non viviamo per lavorare” Potere al Popolo chiede la chiusura di tutte le strutture commerciali della grande distribuzione nel giorno del Primo Maggio

“Lavoriamo per vivere, non viviamo per lavorare” Potere al Popolo chiede la chiusura di tutte le strutture commerciali della grande distribuzione nel giorno del Primo Maggio
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Potere al Popolo chiede la chiusura di tutte le strutture commerciali della grande distribuzione nel giorno del Primo Maggio.

La liberalizzazione degli orari introdotta nel 2011 con il Decreto “Salva Italia” permette oggi di aprire 365 giorni all’anno, 24 ore su24, eliminando ogni vincolo e regolando gli orari nel totale disinteresse degli effetti negativi prodotti su milioni di persone.

La liberalizzazioneè sbagliata, non aiuta la crescita economica, crea dumping tra piccola e grande distribuzione, svende le festività, svuota i centri storici delle città, svilisce la qualità del lavoro, costringe i dipendenti ad orari improbi, ben poco concilianti con le necessità di riposo.

L’80% dei lavoratori della grande distribuzione è costituito da donne; il lavoro nei giorni festivi sta rendendo la vita sociale e familiare impossibile, tra l’altro con contratti part time, precari e con salari bassissimi, che occupano tanto tempo e restituiscono pochissimo reddito.

Potere al Popolo è contro la liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali, contro la precarietà e lo sfruttamento, contro questo modello sociale in cui il profitto viene prima dell’essere umano.

Riteniamo necessario riconquistare spazi e tempi per la socialità e gli affetti; questa è la strada che bisogna intraprendere per il futuro:chiudere definitivamente con il processo di deregulation delle attività commerciali.

Le chiamano liberalizzazioni ma la libertà è solo quella dei proprietari della grande distribuzione, la libertà di tenere i centri commerciali aperti più a lungo, senza nuove assunzioni, senza pagare il lavoro straordinario e tagliando il costo del lavoro.

Noi intendiamo rimettere al centro il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori alle feste, ad un salario e ad un lavoro dignitoso.

Per questi motivi, pur consapevoli della impossibilità di imporre limiti di orario all’apertura deipubblici esercizi, invitiamo le Amministrazioni localia prendere posizione contro le strutture commerciali della grande distribuzione nei giorni di tutte le festività dell’anno, partendo dalla Festa del Primo Maggio; chiediamo di intervenire sulle direzioni di tali esercizi perché si chiuda in questa giornata, differenziando chi rispetta i valori del lavoro e della nostra storia da chi li calpesta!

E invitiamo i cittadini a boicottare i centri della grande distribuzione commerciale nella giornata dei lavoratori; non andiamo a fare la spesa il Primo Maggio ma trascorriamoloin montagna, al mare, nei nostriborghi, in ogni splendido luogo che questa nostra terra ci offre!

Che il Primo Maggio torni ad essere la Festa di tutte le lavoratrici e di tutti lavoratori, senza barriere geografiche né sociali, per affermare nuovi diritti e riconquistare quelli perduti, per raggiungere nuovi traguardi, per migliorare la propria condizione.

Non aprire le strutture commerciali in questa giornata rappresenta il modo migliore per lanciare un messaggio di dignità e libertà a chi lavora, di speranza a chi il lavoro non ce l’ha e per onorare la memoria di chi ancora oggi muore di lavoro.

POTERE AL POPOLO DEL REVENTINO E DEL LAMETINO