Lazzaro, discarica Comunia, se siamo tutti contro alla riapertura a che serve illustrare il progetto rivisitato? Il Sindaco smentisca le dichiarazioni rese dall’Assessore all’ambiente sulla richiesta del Comune
L’attuale Amministrazione comunale di Motta SG ha da sempre manifestato ufficialmente contrarietà a qualsiasi riapertura della discarica di Comunia, posizione confermata dal Sindaco Giovanni Verduci lo scorso 18 ottobre a conclusione del Consiglio comunale, il cui argomento non era inserito all’Ordine del giorno.
Tuttavia continuiamo a leggere dalla stampa che l’Assessore all’Ambiente Antonella Rizzo continua ad asserire, per ultimo in sede di incontro presso la Prefettura di Reggio Calabria tenutasi per discutere sul progetto di rivisitazione, che il progetto è stato rivisto per come richiesto dall’Amministrazione comunale di Motta SG con una riduzione della volumetria e un miglioramento dei presidi ambientali del sito in località Comunia di Lazzaro. Il Sindaco Verduci da par suo, come continuiamo a legge dalla stampa, si è impegnato a condividere il progetto con il Consiglio comunale, le associazioni e i cittadini e a fornire eventuali integrazioni e osservazioni che saranno oggetto di discussione nella conferenza dei servizi che la regione si è impegnata a convocare entro la prima decade del mese di novembre. Ciò è stato confermato dallo stesso Sindaco lo scorso 18 ottobre a conclusione del consiglio comunale. Quanto dichiarato dall’assessore Rizzo e riportato dalla stampa è in palese contraddizione con quanto affermato in questi anni dall’Amministrazione Comunale. Pertanto riteniamo che il Sindaco dovrebbe smentire quanto riportato dagli Organi di stampa in merito a tale richiesta. Su questo argomento, noi abbiamo più volte richiesto notizie all’Assessore all’Ambiente Antonella Rizzo, ma non abbiamo avuto mai risposta.
L’ANCADIC continua a sostenere la contrarietà a qualsiasi tipologia di riapertura della discarica e la necessità di un’urgente bonifica, se prevista, e messa in sicurezza dell’impianto con la definitiva chiusura dello stesso. Non comprendiamo a cosa possa servire incontrare la cittadinanza e le associazioni per illustrare il nuovo progetto, quando le associazioni e la cittadinanza e soprattutto la stessa amministrazione comunale abbiano da sempre inderogabilmente ribadito il no alla riapertura: se l’intento è la speranza di un convincimento che possa far cambiare idea, almeno per quanto riguarda l’ANCADIC, viste le condizioni idrogeologiche del sito, questo è impossibile.
Fermo restando, e ben venga, qualsiasi autonoma iniziativa di informazione alla popolazione da parte del Sindaco, riteniamo invece che sia urgente che il Sindaco smentisca ufficialmente le dichiarazioni rese dall’Assessore all’Ambiente sul fatto che il nuovo progetto sia stato richiesto dal Comune e affermi pubblicamente che quanto dichiarato dall’assessore Rizzo non corrisponde a verità.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’A.N.CA.DI.C
Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”