Le banche revocano i fidi e gli usurai brindano La 'Ndrangheta, Camorra e Cosa Nostra ringraziano!
Di Angelo Santoro
C’è il sospetto che la classe dirigente di molti istituti di credito abbia catapultato inconsapevolmente persone, aziende e famiglie nell’Inferno dell’usura; negli ultimi dieci anni il fatturato degli usurai è cresciuto in maniera direttamente proporzionale alle perdite di affidamenti delle piccole imprese artigianali e commerciali.
Una denuncia? Certo, una denuncia, ma non una scoperta, in quanto il fenomeno è ampiamente noto tra gli usurati e i funzionari di banca, i quali in molti casi sono stati gli stessi suggeritori della finanziaria (si fa per dire) a cui rivolgersi per pagare una rata di mutuo scaduta o magari il rientro di un fido.
D’altronde, gli istituti non perdevano e non perdono nulla in raccolta di denaro, perché da una parte hanno chiuso il conto al correntista, ma dall’altra hanno incassato i proventi dell’usuraio che, grazie agli anonimi informatori, ha accresciuto il suo fatturato. Ora la domanda è, lo strozzino avrà pagato le royalties a chi ha segnalato il cliente raccontandone i minimi dettagli – salute compresa?
Questo non lo sapremo mai, anche se il sospetto che, una parte del mondo bancario svolge l’attività di procacciatore di polli da spennare, è forte; e come diceva Andreotti “a pensare male è peccato, ma spesso ci si azzecca”.
Il giro di affari non si limita alla cambiale a garanzia di un prestito, ma anche all’acquisto di immobili e imprese; queste infiltrazioni usurarie sono note alle forze dell’ordine in quanto in alcune Regioni del Paese ne hanno incrementato l’attività investigativa.
In molti casi sembra che gli stessi direttori/amministratori di alcune banche abbiano costituito, sotto mentite spoglie, delle agenzie immobiliari piratesche che si precipitavano ad arrembare le proprietà di persone o aziende in crisi per acquistargli il bene che stava per essere pignorato dallo stesso istituto; il tutto sotto la regia privilegiata del vigliacco funzionario di banca che concedeva e poi revocava il fido per strozzare il cliente.
Veri e propri atti criminosi che violavano costantemente l’articolo 47 della Costituzione che tutela il risparmio. Si parla tanto di rottamazione della classe politica, non ho mai sentito una parola per rottamare la classe dirigente bancaria: forse è perché, come i sacerdoti, sono custodi dei segreti più segreti? Mah!
Angelo Santoro