Le bassezze umane colpiscono anche la Chiesa
Mirella Maria Michienzi | Il 03, Feb 2012
La nostra scrittrice dice la sua circa i continui cambi di idea del vescovo Luciano Bux
di MIRELLA MARIA MICHIENZI
Le bassezze umane colpiscono anche la Chiesa
La nostra scrittrice dice la sua circa i continui cambi di idea del vescovo Luciano Bux
di Mirella Maria Michienzi
Gentile Direttore,
ho seguito con attenzione la diatriba instaurata dal Vescovo Bux (Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi), che proibiva ai fedeli di seguire le funzioni religiose nel Santuario Madonna di Lourdes di Molochio e nella Chiesa di Sant’Antonio di Taurianova, perché sono da considerarsi cappelle private dei Cappuccini.
– Nel leggere questo veto ho provato disagio unito a vergogna, quella che si prova, a volte, per le azioni non commesse da noi ma dagli altri. Allora si cerca anche di fare finta di non capire… per pietà umana (verso cui la Chiesa è sempre pronta a “consigliarci” in maniera perentoria), quasi per illudere lo stesso autore dell’azione di non avere capito le sue nascoste mire o, volgarmente parlando, dove “volesse andare a parare”.
– Si sono allertati i fedeli delle due Chiese dalle tradizioni popolari secolari che non si possono disconoscere e annientare per nessun motivo, perché fanno parte” del nostro patrimonio culturale, delle nostre radici” a cui ci aggrappiamo, in particolare modo, nei momenti difficili. (Tra l’altro, mentre scrivo, mi si pone un interrogativo: In questi casi non c’è “l’usucapione”? Chiedo aiuto al nostro Avvocato Napoli).
– Si è allertato il Sindaco di Taurianova con i suoi consiglieri, scrivendo una supplichevole lettera al Vescovo.
– Invece i Cappuccini si sono rifugiati nel religioso silenzio e nella loro carismatica umiltà che sono, appunto, la loro forza coinvolgente e il loro trascinante richiamo. Nella chiesa dei Cappuccini non si va perché si è costretti, ma per bisogno spirituale. E su questo punto si dovrebbero soffermare i parroci che si sentono “defraudati”. Li consiglierei di andare alle funzioni dei Cappuccini, di sentire le loro omelie sedendosi tra la gente e guardandone il viso, di respirare l’atmosfera …forse capirebbero ciò che a tutt’oggi è loro oscuro.
Con la gioia di tutti, il Vescovo, dopo qualche giorno, ha levato il suddetto veto.
Ma la storia non finisce qui, perché il Vescovo ci ripensa e pone di nuovo i paletti, dopo avere ascoltato il parroco di Molochio, l’amministratore della Parrocchia di San Giuseppe di Taurianova (sembra d’essere alla riunione di condominio), il Padre provinciale, un esperto in diritto canonico, sentenziando che, pur essendo le Cappelle private, tuttavia i fedeli, il sabato e la domenica, possono ascoltare la messa. Inoltre vi si potranno celebrare anche riti funebri. E’ posto il veto, invece, per il triduo pasquale (sepolcro, via crucis, messa di Pasqua), per la celebrazione di matrimoni, di battesimi e di prime comunioni. Infine, ciliegina sulla torta, sono vietate anche le processioni “nelle strade della parrocchia”!
Signor Vescovo, poi si parla di crisi spirituali! Siete proprio voi con i vostri comportamenti a fomentarle. La Chiesa è Chiesa. Non ci può essere la Chiesa solo per la messa del fine settimana e per i funerali, mentre viene impedita per le altre funzioni… come se non fosse in grado di fare altro. In realtà il motivo non è questo, è un altro. Lo sanno i fedeli, lo so io, lo sappiamo tutti…e Lei lo sa meglio di noi tutti. Tra l’altro c’ è da aggiungere che è violata la libertà dell’individuo che viene costretto a frequentare una determinata Chiesa per imposizione e non per libera scelta. Libera scelta di cui la Chiesa se ne fa paladina e sostenitrice, tant’è che la pone a fondamento del nostro credo cattolico e delle nostre azioni. Io sono uno spirito libero e la Chiesa dovrebbe avallare la libertà, quella vera, per i motivi che ho appena detto. Io sto scrivendo e prego. Guido la macchina e prego. Faccio la spesa e prego. Cucino, riordino e prego. Cammino per le strade, viaggio in treno, in bus, in aereo e prego. La mia preghiera non è costituita da Ave o Pater ma da un continuo dialogo “a tu per tu” con Chi non vedo ma spero mi senta.
Signor Vescovo, non mi venga a dire che non vale, perché non ho pregato in Parrocchia! (Una volta mi è stato detto!). E’ vero, non vado in Chiesa da quando ho capito che è difficile trovare una guida spirituale, perché a volte i sacerdoti sono più deboli di noi. Il suddetto veto comprova quanto sto asserendo. Appunto trovare personaggi, come i Cappuccini, che fanno da richiamo ai quattro venti deve essere motivo di lustro e di gioia per tutta la Chiesa.
Signor Vescovo, poi ci dite, specialmente nel confessionale, di non essere litigiosi, di non essere ampollosi…mentre voi ne siete i maestri. Avete fatto “un piccolo concilio” chiamando finanche un esperto in diritto canonico…ma c’era proprio questo bisogno? Tra l’altro, faccio notare che dal conciliabolo sono stati esclusi i cappuccini. Forse per spirito di superiorità? Dimenticate, mi ripeto, la cosa fondamentale, cioè che i fedeli non solo devono essere liberi di frequentare i luoghi di culto che più gradiscono, ma che anche possono farvi celebrare matrimoni, battesimi, prime comunioni. In questo momento mi sovviene del Santuario di San Francesco di Paola, dove per devozione moltissimi vanno a farsi sposare dai francescani. Pensa che sia, non dico sensato, ma, da buoni cristiani impedire anche “questa antica consuetudine”?
Non mi venga a dire che “il concilietto” di cui sopra e le relative decisioni siano state mosse da motivazioni spirituali. Qui di spiritualità non c’è assolutamente nulla, c’è soltanto materialità, ovvero interessi economici.
Sono sicura che i Cappuccini proseguiranno nel loro religioso silenzio, però spero che i fedeli, a furore di popolo, facciano almeno le processioni. Non ci sarà la statua, probabilmente non ci sarà nessun religioso per paura di anatemi, ma basterà un Rosario nelle mani di ognuno. Nella vostra caduta di stile avete fatto confusione. Signor Vescovo, le strade non sono della Parrocchia, le strade sono del Comune. Spero che i Sindaci in primis parteciperanno alle processioni dando una lezione di vera fede.
“O Simon mago, o miseri seguaci che le cose di Dio, che di bontate deon essere spose, voi rapaci per oro e per argento avolterate” (Dante, La divina commedia; Inferno, canto XIX)
“Addio dunque a tutti quei profeti, i quali dicono al popolo cristiano “Pace, Pace”, mentre non v’è pace”. (Tesi 92 delle 95 pubblicate da Martin Lutero)
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