banner bcc calabria

“Le comunali reggine testimoniano una disaffezione verso i partiti tradizionali”

banner bcc calabria

banner bcc calabria

“I risultati delle elezioni comunali consentono numerose riflessioni. Una
di queste certamente deve essere rivolta alla disaffezione dei cittadini
nei confronti dei partiti tradizionali. A parte il Pd, che ha sfruttato sia
l’effetto Renzi che la vittoria del sindaco Falcomatà, i classici soggetti
politici non hanno certamente brillato nella raccolta dei consensi, al
contrario di varie liste civiche molto gradite dai cittadini. Nel
centrodestra l’affermazione di Reggio Futura è un segnale molto importante
e testimonia che nei contesti locali non si può e non si deve rinunciare al
contatto diretto con la base, al confronto con gli elettori e alla loro
diretta partecipazione nelle scelte da assumere, aspetto sempre più raro a
causa di una troppo frequente centralizzazione romana. È oramai palese che
le imposizioni calate dall’alto non sono più accettate dai cittadini che
rispondono o premiando le liste civiche oppure alimentando il partito del
non voto.
Si avverte la necessità di radicare e intensificare i rapporti sul
territorio, soprattutto con le dirette espressioni delle comunità, quindi a
partire dalle sinergie con i sindaci e gli amministratori locali. Si tratta
dei soggetti che lavorano quotidianamente nei piccoli comuni ai quali vanno
date risposte serie, per cui è opportuno mettere in piedi una rete per la
condivisione di idee, progetti e percorsi da mettere in campo per i vari
territori. Ripartire dal dialogo, tra l’altro, è molto semplice per chi ha
una storia personale contraddistinta dall’ascolto delle istanze dei
cittadini. Questo senso di intendere la politica come servizio per la gente
deve continuare ad essere il motivo principale di chi si affaccia alle
esperienze amministrative. Noi intendiamo raccogliere tutte le indicazioni
emerse da questa tornata elettorale per ripartire con umiltà e con
determinazione, convinti di poter interpretare al meglio il sentimento
popolare, con la consapevolezza di chi può contare su molti punti fermi sui
quali costruire il futuro”.