Le considerazioni di Iaria a margine de “La Spallata” Tommaso Iaria, Segretario nazionale del Movimento P.A.C.E. Italia, commenta la manifestazione organizzata dal centrodestra a Reggio Calabria
«Dunque è andata, ed è andata bene! Doveva piovere, infatti, e doveva venire poca gente, ma alla fine il cuore, la passione e la voglia di dire basta al brigantaggio amministrativo che impera a Palazzo San Giorgio hanno vinto e “La Spallata”, fortissimamente voluta da Enzo Vacalebre e dai partiti e movimenti del centro-destra, ha fatto confluire a Piazza Italia persone, bandiere e palloncini, come non se ne vedevano da tempo». Queste le considerazioni del dott. Tommaso Iaria, Segretario nazionale del Movimento politico P.A.C.E. Italia, che ha commentato la manifestazione organizzata a Reggio Calabria dal centrodestra.
«I gufi casarecci – dichiara Iaria – si erano premurati nei giorni scorsi di bisbigliarci (come fa il serpente a sonagli prima di iniettare il veleno mortifero) che la gente è stufa e vuole essere lasciata in pace. E però l’equivoco in cui sono incappati questi novelli “danzatori della pioggia”, sta tutto li: nel non capire, cioè, che la gente non ne può più di loro, delle loro ambiguità, dei loro bisbigli e degli scenari apocalittici che prefigurano ogni qualvolta vi è da metterci la faccia!
Sabato sera è sceso in piazza il Centro-Destra che non ha peli sulla lingua, che non si vergogna della propria storia, che ammette i propri errori (che di errori in questi anni ne sono stati fatti e pure parecchi), che ama la città e la sua gente e che rivendica con orgoglio la grande intuizione della città metropolitana. Gli uomini e le donne che erano in piazza stanno li a dimostrare, oltre ogni più ragionevole dubbio, che Reggio ha fame di politica vera e che solo attraverso la Politica con la “P” maiuscola questa città potrà risorgere, risollevandosi da una condizione di degrado morale e materiale sotto gli occhi di chiunque intenda vederlo».
«E’ il Centro-Destra delle ottime Antonella Postorino e Alessandra Bordini – afferma Iaria – ma è anche e soprattutto il Centro-Destra di Massimo Ripepi che da solo tira la carretta dell’opposizione in Consiglio.
Reggio oggi è in ginocchio: due locali storici (il Matteotti ed il Bar Camagna) hanno chiuso; la prostituzione viene esercitata in pieno giorno per le vie del centro storico; i giovani scappano via; molte imprese sono sull’orlo del fallimento.
Continuare a difendere ad oltranza un Sindaco che ne combina di tutti i colori (Miramare, ufficio di staff, nomine, gazebo, ecc.) non giova a nessuno. Roma docet».
«Giuseppe Falcomatà e la sua Giunta, infatti, hanno fallito miseramente – conclude Iaria – sprofondando ancora più in basso un città ferita a morte dallo scioglimento del Consiglio Comunale per “contiguità” con la mafia che ancora grida vendetta.
E, allora, ben venga la proposta di istituire una Commissione Consiliare che quantifichi il danno che lo scioglimento ha provocato alla città. E’ un’azione di verità, oltreché di giustizia, rispetto alla quale Pace Italia non si tirerà indietro. Vedremo in questi giorni chi ha realmente a cuore le sorti di Reggio e chi invece fa solo finta. Noi, come al solito, faremo la nostra parte perché riteniamo che, oggi più che mai, “navigare necesse”»