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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 30 DICEMBRE 2024

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Le fiumare dell’area ionica a rischio esondazione

Le fiumare dell’area ionica a rischio esondazione

| Il 17, Feb 2012

Situazione difficile per i torrenti Allaro, Amusa e Precariti

di DANILO LORIA

Le fiumare dell’area ionica a rischio esondazione

Situazione difficile per i torrenti Allaro, Amusa e Precariti

 

di Danilo Loria

 

 

CAULONIA (RC) – Lo stato di degrado dei torrenti della area jonica della provincia di Reggio Calabria è estremamente preoccupante. Quasi un “miracolo” ha impedito che i corsi d’acqua del territorio jonico non straripassero come è avvenuto invece, lo scorso inverno provocando paura e numerosi danni nei territori di Caulonia e Gioiosa Jonica. Gli alvei dei torrenti sono caratterizzati da uno stato di pericolo, per possibili esondazioni causa la difficoltà delle acque di defluire con regolarità vista la presenza di detriti di ogni genere: rfiuti solidi urbani, tronchi di alberti e fitta vegetazione. A niente sono valse le segnalazioni dei tecnici e degli esperti per un immediato intervento dell’ente di palazzo Foti. La provincia, guidata da Giuseppe Raffa, ha messo a disposizione denaro sia per la messa in sicurezza della fiumara Sciarapotamo, nel comune di Cinquefrondi, sia per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua di Reggio città. Visti gli investimenti e i progetti dell’Ente circa il riassesto idrogeologico della provincia reggina, sarebbe oppurtuno che palazzo Foti mettesse mano al portafogli anche per i torrenti della fascia jonica. A dire il vero, la Provincia ha realizzato, senza poi completarla del tutto, un’opera per la sistemazione del fiume Amusa con la costruzione di un enorme muro per salvaguardare le case ai margini del corso d’acqua che rischierebbero di essere travolte da molti metri cubi d’acqua. In molti hanno sollecitato il completamento dei lavori ma ancora tutto tace. Il possibile straripamento delle fiumare provocherebbe un danno imponente, non solo a cose e persone ma anche al settore già in crisi dell’agricoltura. Gli agricoltori sono infatti sul piede di guerra visto il poco sviluppo, i pochi investimenti, il periodo di recessione. Auspichiamo un nuovo sforzo da parte delle istituzioni preposte per sanare situzioni difficili.

redazione@approdonews.it